Omelia (10-06-2007)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su 1Cor 11,25

Dalla Parola del giorno
Questo calice è la Nuova Alleanza nel mio sangue: fate questo ogni volta che ne bevete, in memoria di me.

Come vivere questa Parola?
Un linguaggio ben comprensibile per il mondo ebraico che trovava nella stipulazione dell'Alleanza il centro coagulante che ne aveva fatto un popolo. È là, ai piedi del Sinai, che Mosè aveva compiuto un rito carico di significato e in piena sintonia con il sentire dell'epoca. Nel sangue, infatti, si individuava la sede della vita. Partecipare dello stesso sangue indicava, di conseguenza, un entrare in comunione profonda, fino a vivere della stessa vita. L'Alleanza sinaitica viene appunto sancita nel sangue: sangue asperso sull'altare che rappresentava Dio, sangue asperso sul popolo. Gesù, ponendosi in continuità con la storia salvifica precedente, utilizza lo stesso segno per stringere con l'umanità una Nuova Alleanza. Questa volta il sangue asperso non è quello di un animale, ma il suo stesso sangue. Un gesto che dice quale vita ci viene partecipata: la vita stessa di Dio. Non a caso Giovanni rileva che dal fianco squarciato uscì "sangue ed acqua". "Sangue" sede della vita, "Acqua", simbolo dello Spirito che ne costituisce la realtà profonda. La stessa acqua che, secondo Ezechiele, uscita dal lato destro del tempio fa fiorire la vita ovunque giunge. "Bere al calice" è dunque un accogliere in sé la vita di Cristo, la vita del Figlio. È lasciarsi "cristificare", vivendo "non più secondo la carne, ma secondo lo Spirito". Comprendiamo, allora, perché tutti i sacramenti (che sono finalizzati a far sviluppare in noi la dimensione filiale) convergono nell'Eucaristia.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, sosto in riconoscente adorazione dinanzi a Gesù Eucaristia. Lascio che quel Pane spezzato e quel Calice mi parlino...

Come non renderti grazie, mio Signore e mio Dio, per l'immenso amore che ti ha spinto a comunicarmi la tua stessa vita! Fa' che io ne viva, lasciandomi totalmente plasmare dallo Spirito che con essa e per essa mi è donato.

La voce di un carmelitana del XX secolo
Il tuo sacro stupore, dinanzi al tuo Dio Eucaristico, si rinnovi sempre: il Corpo del Signore è là! E' là il Suo Cuore bellissimo, sgorgante fiamme! E' là l'Anima Sua immensa, mare di luce e di santità! La Comunione di ogni giorno ci dà tutto questo... Sarebbe troppo impazzire d'amore?
Madre Maria Candida dell'Eucaristia