Omelia (18-08-2007)
mons. Vincenzo Paglia


E' un'immagine bella e tenera quella di Gesù attorniato dai bambini. I discepoli - ancora una volta – non comprendono lo spirito di Gesù e cercano di allontanare i bambini che accorrono verso di lui. Evidentemente lo considerano un disturbo. Gesù, invece, rimprovera i discepoli che sgridano i bambini. Egli non solo li accoglie ma "impone loro le mani", ossia li protegge, come protegge e aiuta tutti i deboli e gli indifesi. Vengono in mente i milioni di bambini abbandonati, che muoiono per la fame, o quelli che muoiono per la guerra, o coloro che sono sfruttati e violentati anche nelle società del mondo ricco. Questi bambini spesso sono soli e abbandonati senza che alcuno imponga sulla loro testa le mani in segno di protezione. Tutti questi piccoli non sono solamente piccoli amici da difendere e da amare, sono anche l'esempio di come essere per entrare nel regno dei cieli. Gesù afferma che non si entra nel regno dei cieli da adulti, ossia con il proprio orgoglio e la propria autosufficienza. E' necessario essere come i piccoli che si affidano in tutto al Signore per essere accolti nel regno.