Omelia (03-09-2007)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su 1Ts 4,14

Dalla Parola del giorno
Noi crediamo che Gesù è morto e risuscitato; così anche quelli che sono morti Dio li risusciterà insieme con Lui.

Come vivere questa Parola?
Immediatamente prima di questa proclamazione di fede, S.Paolo si rivolge agli abitanti di Tessalonica avendo a cuore di non lasciarli nell'ignoranza circa una realtà che affliggeva loro, ma affligge terribilmente ogni uomo di ogni tempo e luogo, quando non si lascia illuminare dalla fede. Si tratta della realtà della morte che "per quanti non hanno speranza" nella vita eterna, è quanto di più angoscioso esiste. È il "buco nero" per eccellenza. Le statistiche circa l'aumento di suicidi in certe fasce socioculturali segnate da ateismo, agnosticismo o anche da un cristianesimo sbiadito e dal respiro corto, parlano eloquentemente. Coltivare la dimensione della speranza cristiana è dunque importantissimo, oggi. Anche perché i mezzi di comunicazione ci fanno respirare l'atmosfera tipica di una "cultura della dimenticanza". La storia della salvezza, narrata dalla Bibbia, la testimonianza degli uomini-luce dell'Antico e ancor più del Nuovo Testamento sono realtà sottaciute o, a volte, trasmesse pesantemente, come qualcosa che storicamente si impone ma è obsoleto, fuori moda, superato o impossibile a viversi, oggi. Non è così! Siamo chiamati a darne smentita proprio "reinventando" ogni giorno il nostro modo di vivere la speranza, nel nostro oggi. Cristo crocifisso e risorto: ecco l'evento più forte, più consolante e anche tale da impegnare la nostra vita nelle situazioni che oggi ci sono date da affrontare. Di fronte alla morte dei nostri cari e alla nostra morte ineludibile, via la tristezza, via l'angoscia; ma anche via la dimenticanza!

Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi concederò un momento di pieno confronto col pensiero della morte sì, voglio guardarla in faccia; però attraverso le braccia del Signore crocifisso e risorto, attraverso la luce sfolgorante del suo cuore trafitto e delle sue piaghe ormai gloriose.

Signore, tu con tutta la tua persona palpiti di vita eterna. Inondami di questa certezza. Fammi portatore, portatrice di speranza.

La voce di un filosofo
Voi vivete come se doveste vivere sempre, non pensate mai alla vostra fragilità, non volete considerare quanto del vostro tempo è già trascorso. Buttate via il tempo come se lo attingeste da una fonte inesauribile.
Seneca