Omelia (04-09-2007)
Monaci Benedettini Silvestrini
Taci, esci!

È l'intimazione di Gesù al demonio che si nasconde nell'uomo della sinagoga di Cafarnao. In queste poche battute si nasconde la lotta grande tra Gesù e il demonio; tra il Bene e il male; tra il piano divino di salvezza e l'aspettativa umana legata solo a favori terreni. Gesù si confronta con il demonio e possiamo scoprire chi è veramente il più forte. Il demonio ha paura di Gesù. Ha paura della sua autorità divina. Autorità piena della Parola di Dio, che annuncia misericordia e pace con la salvezza. Ha paura che il Regno del bene possa distruggere i piani delle aspettative solo umane di un regno basato sulla potenza militare. Gesù, inaugurando il suo Regno, evidenzia subito delle contraddizioni nei cuori di chi aveva altre speranze e vuol chiarire subito a quale sia il suo Regno. Gesù si pone, con il suo Mistero, davanti alle coscienze perché la domanda su Gesù diventa subito la domanda del senso della vita. Gesù non è santone di alcuna categoria. Egli non si pone allo stesso livello di chi parla in modo generico di un regno di giustizia umana. Egli non è semplicemente un moralizzatore della vita sociale. Gesù Cristo penetra nell'intimo dell'uomo, evidenziando la realtà del suo essere. L'incontro di Gesù diventa incontro di salvezza, perché Egli fa uscire allo scoperto tutto il male, per sconfiggerlo. È proprio questa la nostra consapevolezza profonda dettata nei nostri cuori da una fede pura e sincera, dove la vittoria del Bene è ineluttabile. Lo stesso Gesù ha provato angoscia e dolori insopportabili, ma mai si è piegato alla disperazione. La lotta tra il Bene ed il male trova sempre Gesù vincitore: questo è il messaggio del brano odierno. Un messaggio di speranza; della vera speranza che germoglia nei cuori di chi riconosce in Gesù Cristo il proprio Signore.