Omelia (11-09-2007)
Monaci Benedettini Silvestrini
La "debolezza" di Dio...

Camminate saldi nella fede in Cristo: ecco il programma che san Paolo traccia ai Colossesi. Guidati da questo programma, essi non si devono lasciar deviare da nessuno, né da uomo né da un'ideologia che serpeggia nella comunità e che mette in discussione il primato assoluto di Gesù Cristo, la sua supremazia su ogni potenza o elemento nel mondo. In Lui "abita tutta la pienezza della divinità" e tutto gli è stato sottomesso sulla croce, che ci ha liberato da ogni condanna con il perdono dei peccati. Qual è il momento essenziale che ci unisce a Cristo? Dov'è che siamo inseriti alla sua morte ed alla sua risurrezione? Quel momento fondamentale della nostra vita è il nostro battesimo. E' lì che siamo perdonati dal peccato dell'uomo ed inseriti pienamente nella sua Pasqua. Il battesimo è l'inizio della nostra amicizia con Dio. Ma è solo l'inizio! L'amicizia deve essere "coltivata", deve essere approfondita, deve diventare amore... Come io approfondisco, ogni giorno, la mia amicizia con il Signore? Da questo dipende la nostra futura esistenza, il nostro essere in Dio. E la debolezza...?: "Dio ci ha redenti senza di noi, ma senza di noi non ci salverà".