Omelia (20-09-2007) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento Luca 7,36-50 Dalla Parola del giorno Le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Come vivere questa Parola? Ecco che anche oggi l'evangelista Luca ci presenta un altro grande testimone dell'efficacia della Parola di Gesù: la donna peccatrice. Ella deve aver ascoltato le Sue parole chissà dove e quando, deve averle sentite come rivolte a sè, e deve aver creduto alla potenza d'amore che le originava per riuscire ad infrangere la legge e varcare la soglia della casa del giusto fariseo. I suoi gesti, così ben descritti da Gesù a Simone – "lei mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli... non ha cessato di baciarmi i piedi... mi ha cosparso di profumo i piedi" - sono l'espressione della sua fede nel perdono che Gesù annuncia e offre, la risposta delicata e profonda dell'amore che accetta di essere amato. Da una parte la donna rannicchiata ai piedi di Gesù che riceve l'abbondanza dell'amore e lo riversa su di Lui; dall'altra il fariseo Simone sgomento e autosufficiente (come ciascuno di noi d'altronde!) che si è acquistato il merito della vicinanza a Dio con la disciplina il sacrificio la dedizione alla legge, che ora sono ostacolo a ricevere la presenza di Dio in Gesù. L'incontro con Gesù lascia il giusto, così come il peccatore, nudo vulnerabile. L'io spogliato delle sue certezze e delle sue maschere, ma anche del suo peccato e delle sue paure, è ora in grado di scegliere l'invito di Gesù ad entrare nello spazio aperto della relazione con Dio. La donna vi entra. Capirà Simone il suo peccato ben più grande di quello della prostituta? Il sentirsi giusto e meritevole è la più grossolana forma di prostituzione, poiché ignora il debito e l'amore che lo condona. Da questa prostituzione della mente e del cuore ci si salva solo con la conversione: riconoscersi peccatori e bisognosi di perdono. Oggi nel mio 'rientro al cuore' sosterò nella casa di Simone a osservare la scena dell'incontro con Gesù. Mi lascerò smascherare nelle profondità del mio essere: sono la prostituta che riconosce il suo peccato e riceve il perdono o il giusto che nasconde il suo peccato di prostituzione dietro la maschera dell'osservanza? Con S.Paolo ripeterò: Tu Gesù sei "venuto nel mondo per salvare i peccatori e di questi il primo sono io." A te, "Re dei secoli incorruttibile, invisibile e unico Dio, onore e gloria nei secoli dei secoli, Amen!" La voce di un teologo Ogni religione cerca, giustamente, di farci diventare più buoni e peccare di meno. Il cristianesimo sconvolge i criteri. La questione è chi ama di più. E la risposta, ovvia, è colui al quale è stato perdonato di più, che peccò di più. È il paradosso della nuova giustizia. Silvano Fausti |