Omelia (23-09-2007) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Fate attenzione dunque a come ascoltate. Come vivere questa Parola? Shemà Israel! Questo appello è ripetuto tante volte nella Bibbia. Fa' parte della preghiera che l'ebreo praticante ripete tre volte al giorno: al mattino, alla sera e prima di coricarsi per la notte. Luca, in questo brano, rispetto ai paralleli di Marco e Matteo, sottolinea l'importanza del come ascoltare. Fa sua la preoccupazione di Gesù quando descrive le varie modalità di ascolto, che ricalcano le nostre nei vari momenti della vita. In un tempo in cui ha peso solo chi parla, chi si esibisce, chi recita una parte nel teatrino dei giorni, è difficile trovare chi sia veramente capace di ascolto. Se c'è un lamento comune nelle famiglie, nelle comunità, sul lavoro, nella scuola è quello di non trovare qualcuno disponibile a fermarsi e ad ascoltare, cioè qualcuno che, dimenticando le proprie preoccupazioni, voglia capire l'altro andando al di là delle sue parole. Spesso ci capita, invece, di guardare l'orologio se chi ci sta parlando va troppo nei dettagli. Oppure, prima ancora che l'altro abbia finito di raccontare o di farci la domanda, già prepariamo la risposta. Invece di ascoltare, diciamo la nostra, soffochiamo l'altro di parole. E lo stesso avviene nella preghiera. Invece di porci in ascolto, esponiamo le nostre richieste, chiediamo favori, passiamo in rassegna i nostri problemi dimenticando di domandare allo Spirito, che è il vero protagonista nel nostro incontro con la Parola, di donarci un cuore che sa ascoltare. Lasciamo che sia lui a parlare in noi" con gemiti inesprimibili" e ad ottenerci dal Padre la luce necessaria perché il Verbo, ancora una volta, diventi vita e la nostra esistenza sia segnata dalla Parola. Nel tempo di riflessione di quest'oggi, pregherò così: Donami, Signore, un cuore capace di ascoltare la tua Parola affinché diventi lampada ai miei passi e luce sul mio cammino. Le parole di un biblista La preghiera è l'ascolto della presenza di Dio in noi. E' immergersi nella liturgia per udire la parola reale di Cristo risorto. L'ascolto (shemà Israel) è l'apertura della discesa dello Spirito in noi. Non porto solo l'orecchio a Dio, ma tutto me stesso. Mi dono tutto come in un rapporto d'amore. Ascoltare è sacrificio. P. Paolo Turturro |