Omelia (26-09-2007) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Essi si misero in cammino e andarono di villaggio in villaggio annunziando il lieto messaggio e sanando ovunque gli ammalati. Come vivere questa Parola? Gesù, durante la sua vita, ha camminato molto. Non è stato a guardare da lontano, ma l'incarnazione nella natura umana l'ha pure realizzata penetrando nel quotidiano della gente, andando per le strade della Palestina, osservando i ritmi dell'esistenza degli uomini e delle donne del suo tempo. Così quando insegna il metodo missionario ai suoi discepoli, lo fa secondo quei principi che lui stesso ha sperimentato, cioè farsi prossimo tra la gente, la più povera, la più bisognosa di aiuto. Non dà agli apostoli il potere di assoggettare gli uomini, ma di servirli liberandoli dai loro mali fisici, morali e spirituali. Da parte sua, Luca, medico secondo la tradizione, in questo brano fa riferimento per tre volte al potere di sanare gli ammalati. La loro guarigione "diventa perciò, come nell'annunzio di Gesù, un segno della presenza del Regno". I passi agili di coloro che seguono il Maestro calpestano le strade delle periferie del mondo, di chi è nella miseria, nel dolore fisico o morale. La lieta notizia del Vangelo fa un tutt'uno con la guarigione fisica. Il messaggio di salvezza è per l'uomo e la donna interi. Anche noi, oggi, se vogliamo metterci alla sequela del Signore, dobbiamo avere cura di chi incontriamo nella sofferenza e nel bisogno. Nella pausa silenziosa di questo giorno, pregherò così: Vieni ancora, Signore, sulle nostre strade, visitaci nelle nostre case e guariscici. Purifica il nostro cuore, donaci la gioia del perdono e della salute. Parole di un biblista L'interesse per gli ammalati non è, nell'apostolo ecclesiale, un gesto di supplenza, ma è parte integrante dell'annunzio del Regno di Dio, un modo per rendere visibile, presente Gesù tra i suoi. L'apostolo deve presentarsi come si è presentato Gesù. Mario Galizzi |