Omelia (18-10-2007) |
Monaci Benedettini Silvestrini |
Andate: annunziate e sanate La missione dei settantadue discepoli, che segue il mandato dei Dodici, ci è presentato nel Vangelo di Luca. Due missioni che hanno in comune alcune caratteristiche. Gesù forma due gruppi, i Dodici ai quali affidare un mandato preciso e i discepoli. I Dodici ed i discepoli, però, non sono classi separate ma rappresentano un unico copro, formato da diversa membra. Dal Vangelo di Luca possiamo dire che le esigenze del discepolato non sono molto diverse dalle condizioni per essere tra i Dodici. Nel Vangelo di Luca è ai settantadue che Gesù dice che li manda come agnelli tra i lupi. La missione dei settantadue è la missione nel mondo ma per non aderire alla mentalità del mondo. Gesù non vuol illudere i suoi discepoli promettendo loro una missione facile e piena di gloria terrena. Vi è però un invito prezioso che Gesù da ai settantadue: siate come agnelli. Al male del mondo non rispondente quindi con il male ma con il bene. Le vostre armi non siano quelle che incontrerete ma siano l'annuncio del Regno, sia il dono della pace. Il cristiano, che lotta nel mondo non è un superficiale che vive in modo sprovveduto ma è in grado di rispondere al male subito con amore e carità. L'ottimismo cristiano è di chi ha conosciuto il vero Bene da lì trae la vera forza per combattere il male. Il cristiano ha la gioia che non deriva dal mondo ma dal sapersi essere amati e figli di un Dio che è soltanto Amore. |