Omelia (01-11-2007)
Monaci Benedettini Silvestrini
Se tanti e tante, perchè non io?

La festa di Tutti i Santi è una giornata di gioia, di speranza, di fede. Noi viviamo per tutto l'anno la comunione dei santi: li sentiamo a noi vicini, ci sono proposti e li riconosciamo come modelli di vita, li invochiamo come nostri intercessori, li festeggiamo nel giorno della loro nascita al Cielo. I loro nomi sono indicati nel calendario liturgico, ne ricordiamo però una minima parte, solo alcuni dei tanti e tante che sono stati canonizzati dalla Chiesa. Oggi si unisce a noi e noi ad essa quella schiera che nessuno sa contare e che è immersa ormai nella luce di Dio, che ha raggiunto la meta e ci ha preceduto nel regno dei beati: li celebriamo tutti in un'unica festa, ritroviamo così anche i nostri cari, anche quei santi nascosti agli occhi degli uomini, ma luminosi a quelli del Signore. La qualifica che li accomuna tutti è la fedeltà anche eroica testimoniata a Dio e ai fratelli; fedeltà a Gesù Cristo, fedeltà al suo Vangelo, fedeltà alle promesse battesimali, fedeltà alla Chiesa. Tutti hanno fatto esperienza dell'amore di Dio, tutti sono stati lavati e mondati dalla sua misericordia, tutti hanno vissuto le beatitudini evangeliche e non si sono lasciati sedurre dalle attrattive del molo e dalle seduzioni del maligno. Hanno combattuto la buona battaglia, hanno terminato la corsa, hanno conservato la fede, ora è riservata loro una corona di gloria. Mirabilmente la storia degli uomini, i percorsi umani, l'agire e il pensare di ognuno si fondono con il volere di Dio e così sgorga la santità, così si adempie un progetto di amore pensato, proposto e vissuto. È giusto, vero, salutare che tutto questo diventi motivo di festa e di gioia per noi: tocchiamo con mano la "pienezza", la "verità", il culmine oltre il quale non siamo in grado di aspirare e di salire. Sentiamo più vicino l'approdo, la meta già percorsa da tanti, la sentiamo faticosa, ma accessibile. "Se tanti e tante, perché non io?" diceva Sant'Agostino? Aspirare alla santità è proprio di ogni cristiana: ognuno di noi ha il dovere di realizzare il progetto che Dio ha su di se. Tutti dobbiamo adempiere il precetto di Gesù: "Siate perfetti come perfetto il Padre mio che è nei cieli" e il comandamento divino "Siate santi, perché Io sono Santo". I festeggiati di oggi sono i nostri alleati, i nostri collaboratori e ci infondono fiducia.