Omelia (06-11-2007) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non aspirate a cose troppo alte, piegatevi invece a quelle umili. Come vivere questa Parola? Per comprendere rettamente la portata di questo versetto è necessario inserirlo nel contesto più ampio, presentatoci dalla liturgia odierna. Paolo sta parlando della realtà cristiana colta nella sua compagine di 'corpo di Cristo'. Le diversità di doni e di carismi vengono viste positivamente quali elementi funzionali al benessere dell'intera comunità. Ma il tutto deve essere coordinato dal principio supremo della carità. Anche l'esortazione a non aspirare a cose troppo alte e a piegarsi a quelle umili, acquista il suo pieno significato in questa luce. L'accento non cade primariamente e principalmente sulla virtù dell'umiltà intesa individualisticamente come un retto sentire di se stessi un 'fare la verità' su quello che realmente siamo, bensì sulla sua dimensione comunitaria. La tendenza a primeggiare a sopraffare l'altro con lo sfoggio delle proprie qualità e competenze mina in radice i rapporti e sfocia in un uso egoistico di quei beni che ci sono stati dati per l'edificazione della comunità umana all'insegna dell'amore, e quindi del dono, reciproco. L'unica aspirazione che deve essere costantemente alimentata è proprio quella di 'servire l'unità', di favorire la comunione. E la via è quella additataci da Gesù con il suo esempio, lui che, "pur essendo di natura divina, [...] spogliò se stesso, [...] umiliò se stesso" per farsi nostro fratello, compagno nel cammino della vita. Oggi, nella mia pausa contemplativa, chiederò allo Spirito che faccia luce in me, perché io possa assumere i suoi doni mettendoli a servizio della comunione fraterna. Concedimi, Signore, di non privatizzare i tuoi doni, ma a prendere coscienza che ne sono solo amministratore per il bene comune. La voce di un biblista L'umiltà perfetta consiste nel farsi piccoli e nel farsi piccoli, non per qualche necessità o utilità personale, ma per amore, per 'innalzare' gli altri! Raniero Cantalamessa |