Omelia (06-05-2007)
don Giovanni Berti
L'amore oltre la notte

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Gesù insegna il comandamento dell'amore appena dopo che "Giuda fu uscito dal cenacolo..."
Nel Cenacolo si è anche appena consumata la rottura dell'amicizia perché Giuda ha tradito preferendo l'amicizia di satana a quella di Gesù. Il Vangelo ci racconta che quando Giuda esce è notte... E' la notte dell'amicizia, dell'amore.
Gesù dopo questa uscita non rimane come una statua di eroe impassibile e senza cedimenti come spesso facciamo di chi mettiamo sui piedistalli per onorare e nello stesso tempo per tenere anche lontano dalla nostra vita reale. Gesù è infatti turbato e soffre profondamente di questa separazione. Soffre che il suo amore non è stato capito proprio quando è stato mostrato fino all'estremo.
Ma è incredibile che proprio adesso ribadisce l'insegnamento dell'amore, proprio quando capisce che amare è difficile e rischioso. Gesù non si tira indietro e da' il comandamento nuovo, perché ci crede davvero e sa che è questo che salva dalla notte che ha avvolto il tradimento di Giuda e che rischia di avvolgere anche gli altri.
Noi discepoli di oggi abbiamo questo comandamento che è quello di costruire una comunità che si caratterizza dall'amore e da niente altro.
E' difficile amare, perdonare, servire... ma è da questo che la nostra identità cristiana sarà chiara per tutti e prima di tutto a noi stessi. Ed è su questo che costruiamo la Chiesa
Non è il campanile più alto o la processione più lunga che fa bella una parrocchia. Ma sono le relazioni che i cristiani vivono tra di loro e con coloro che vivono accanto.
Mi ha profondamente colpito che in Chiesa durante i funerali della ragazza uccisa a Roma in metropolitana, quando il parroco ha parlato di perdono, molti hanno detto "no, mai" e si è levata la voce del razzismo contro gli immigrati (chi aveva ucciso è una donna straniera). E' il dolore forte che fa parlare così ed è comprensibile in un primo momento. Ma sarebbe terribile se la notte dell'odio avvolgesse per sempre chi ha subito un torto così terribile. Sarebbe la morte della fede e il crollo della comunità cristiana.
Quando facciamo l'esperienza del non amore, della violenza e del rifiuto non dobbiamo scoraggiarci e non dobbiamo cedere nemmeno un secondo nel credere che l'amore è il primo e unico comandamento che ridona vita alla terra e a noi stessi.
Ogni volta che sto dalla parte di chi giudica, di chi odia, di chi pensa solo a se stesso e si vendica, in quel momento sono insieme a Giuda ed esco dal cenacolo degli amici di Gesù. E se esco trovo la notte che mi attende e mi avvolge lasciandomi solo...
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