Omelia (30-11-2007) |
mons. Vincenzo Paglia |
Il Vangelo ci porta alla vigilia della Passione; tra pochi giorni Gesù sarà "consegnato nelle mani degli uomini". Ed egli lo sa bene. È la sua ora. Gesù, potremmo dire, si sta preparando ai suoi "ultimi giorni", e lo fa annunciando il Vangelo nel tempio e ritirandosi di notte nell'orto degli ulivi per pregare. "Vegliate e pregate in ogni momento", dice ai discepoli, perché possano sfuggire al potere ricorrente del male. Quelle di Gesù non sono solo parole, sono anzitutto vita. La gente lo intuisce e accorre ad ascoltarlo sin dal mattino. Da Gesù sembra nascere l'alba di un nuovo mondo. Anche oggi ci troviamo di fronte a situazioni difficili e talora persino drammatiche e attendiamo l'alba di un mondo nuovo. I germogli ci sono già. "Guardate il fico e tutte le piante", dice Gesù. Ci sono anche oggi tanti segni, magari piccoli, appunto come i germogli, ma in essi è già presente e operante un futuro nuovo, quello del Vangelo. Dove germina l'amore, il perdono, la misericordia, il dialogo, la pace, là ci sono i germogli del regno di Dio. |