Omelia (20-11-2007) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Allora corse avanti per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là. Come vivere questa Parola? L'uomo Zaccheo, che oggi il vangelo ci presenta, è davvero interessante. Non è per niente appesantito dalla ricchezza accumulata nel suo mestiere di pubblicano, esattore delle tasse. Luca lo fotografa mentre corre e si arrampica su un albero: dinamismi che si addicono ai ragazzi, che rivelano agilità, curiosità, giovinezza. Zaccheo è un uomo in ricerca. Ha sentito parlare del Maestro e lo vuole vedere. Sa che quel rabbi non è stato tenero con i ricchi e che non li crede capaci di entrare nella logica del Regno. Eppure non si arresta. Pensa di poterlo guardare senza essere veduto e, invece, viene colto in flagrante: "Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua". Il piccolo uomo si sente scoperto, ma al primo senso di confusione, subentra una grande meraviglia e una grande gioia. Si sente chiamato per nome. E poi, il Maestro si autoinvita nella sua casa superando i pregiudizi della gente, annullando con il suo sguardo penetrante le occhiate maligne di tutti quelli che gli sono attorno e mormorano: "E' andato ad alloggiare da un peccatore". La risposta di Zaccheo al gesto inatteso di Gesù è immediata. "Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto". E' il frutto di un incontro sperato, atteso, ricercato. E' l'esito di qualcuno che, nonostante i suoi limiti e le sue colpe, riesce ancora ad essere affascinato dal mistero. Allora può udire la parola meravigliosa del Cristo, "che è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto", "Oggi la salvezza è entrata in questa casa". E noi, siamo uomini e donne desiderosi di incontro con Colui che ci cerca? Coltiviamo nel nostro cuore un sicomoro che ci permetta di vedere il Signore? Un giorno, Montale, poeta della ricerca, scrisse: "Si tratta di arrampicarsi sul sicomoro/ per vedere il Signore se mai passi./ Ahimè, non sono un rampicante ed anche/ stando in punta di piedi non l'ho mai visto". Ma lo stare in punta di piedi, anche per noi, non dice forse il desiderio forte di un incontro che ti cambia la vita? Oggi, nella mia pausa di silenzio, chiederò al Signore di chiamarmi, di venire a casa mia, nonostante i miei limiti e le mie colpe. Parole di un parroco poeta Anche tu, Zaccheo, piccolo di statura e per giunta pubblicano, un pulviscolo, una goccia di rugiada che riposa al mattino sulla terra. E chi dovrebbe accorgersi di te? Chi dovrebbe avere un pensiero per te? Ebbene, quel rabbi che raccontava col suo volto i sogni di Dio aveva proprio alzato lo sguardo su di lui. Alzato in tutti sensi, alzato da tutti i giudizi e pregiudizi della gente. Angelo Casati |