Omelia (26-11-2007) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Daniele decise in cuor suo di non contaminarsi con le vivande del re e con il vino dei suoi banchetti. Come vivere questa Parola? Il libro di Daniele (Primo Testamento) è stato scritto per comunicare speranza in tempo di persecuzione. Gli Israeliti infatti, al tempo di Antioco IV Epifane, vivevano momenti duri, in cui la purezza della loro fede era minacciata da un'aggressione di paganesimo imperante. L'autore allude al tempo in cui vive, ma narrando il passato quando, quattro secoli prima, Nabucodonosor faceva sentire la prepotenza del suo dominio anche su Israele. Qui si parla di alcuni giovani Giudei che il gran sovrano vorrebbe far educare a corte 'manipolandoli' in modo che diventino poi 'servi' intelligenti ed efficientissimi della causa del suo impero. Tra l'altro comanda che i cibi della sua tavola, prelibatissimi, siano anche per questi giovani. Daniele si rifiuta di entrare in compromesso e non accetta quelle vivande da tavola reale. Ci fermiamo a soppesare soprattutto la forza di quelle parole: "Daniele decise in cuor suo". È la forza stessa dell'interiorità! Non sono motivazioni esteriori quelle che spingono Daniele al rifiuto che (a quei tempi) gli può costare la prigione e la stessa vita. Quel giovane vive la sua fede a partire dal cuore, come la radice del suo essere e del suo operare. Quanto a maggior ragione noi, in atmosfera di fede cristiana, dovremmo vivere in forza di Cristo che abita – dice il Nuovo Testamento – nelle profondità del nostro cuore! Di lì dovrebbero prendere ragione e forza le nostre decisioni. Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi fermo a meditare quanto sia importante vivere in profondità le proprie giornate e non lasciarsi omologare alla superficialità imperante, all'esteriorità, al mondo dell'apparire. Signore, dammi un cuore capace di lasciarti spazio perché, insieme a te e per te, io prenda le mie decisioni; in te e per te io viva i miei giorni. La voce di un grande vescovo Fa con l'anima ciò che in vita è tuo dovere fare. Ma, non dimenticare di integrarti sempre nei piani Divini. Hèlder Camara |