Omelia (28-11-2007)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Quando Baldassàr ebbe molto bevuto comandò che fossero portati i vasi d'oro e d'argento che Nabucodònosor suo padre aveva asportati dal tempio, che era in Gerusalemme, perché vi bevessero il re e i suoi grandi, le sue mogli e le sue concubine [...].Mentre bevevano il vino, lodavano gli dei d'oro, d'argento, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra.
Come vivere questa Parola?
Mangiare e bere non solo è normale ma è un'azione benedetta da Dio, che ad essa ha legato il mantenimento della vita qui in terra. Gesù stesso, al banchetto delle nozze di Cana, ha compiuto il primo 'segno' del suo essere volto della taumaturgica bontà di Dio tra gli uomini. Ma c'è un abusare del cibo e delle bevande, una sregolatezza che è uno dei vizi capitali, tale da spingere l'uomo su vie aberranti.
Il re Baldassar, figlio di Nabucodonosor, gozzoviglia riempiendosi di vino e pensa di esprimere piacere e dominio col bere e far bere a chi lo circonda nei vasi sacri del tempio di Gerusalemme. Da nessun male, neppure dall'empietà è trattenuto l'uomo che, centrato su se stesso, pensa di asservire a sé l'universo intero. Interessante, nel brano, il fatto che l'atto sacrilego di bere nei vasi sacri va di pari passo col "dar lode agli dei d'oro, d'argento, di bronzo, di ferro, di legno, di pietra". Il mondo minerale e vegetale (quello animale è incluso in Baldassar stesso!) viene esaltato e assolutizzato, ma non è forse questa assolutizzazione che alienerà poi l'uomo da se stesso?

Oggi, nel mio rientro al cuore, mi inoltro nel mistero della storia che è anche il racconto di questo perdere se stessi da parte di quanti si danno in balia delle loro istintività sregolate. Osservo il rapporto tra questo 'consumare' tutto, proprio 'idolatrando' ciò che è solo strumento per una vita a lode del Dio Altissimo servito nei fratelli.

Signore, concedimi di essere sobrio nel cibo, nel vestire, in tutto; sobrio e libero, sobrio e capace di lodare te e la tua SAPIENZA che pervade l'universo e, abbracciando tutto, riconosce ogni voce.

La voce di una santa di oggi
Quando le cose si impadroniscono di noi, diventiamo molto poveri. Dobbiamo liberarci dalle cose per essere pieni di Dio.
Madre Teresa di Calcutta