Omelia (15-08-2006)
don Daniele Muraro


Il commento segue lo schema predisposto dall'autore per ogni anno liturgico, che potete trovare cliccando qui.


Maria, Madre di Dio, immacolata e sempre vergine, terminato il corso della vita terrena è stata assunta in corpo e anima alla gloria celeste.
Il papa Pio XII nel 1950 usava queste parole per dichiarare il mistero della fede da credere della Assunzione al cielo di Maria.
Già da tempo, praticamente da sempre, si celebrava nella Chiesa questa solennità dell'Assunzione di Maria, e proprio a metà di Agosto. Nel 1950 essa divenne verità di fede definita.
Possiamo trovare un riscontro dell'Assunzione di Maria nel racconto dell'Apocalisse, dove si parla di un segno grandioso nel cielo: una donna vestita di sole, con la una sotto i suoi piedi.
Il papa dice che terminato il corso della vita terrena Maria fu assunta in corpo e anima alla gloria del cielo.
Ci si può interrogare se Maria sia morta o no? La morte ha avuto potere su di lei, come su ogni altra creatura umana?
A questa domanda possiamo rispondere "sì", se si vuol chiamare morte la separazione della parte superiore dello spirito dal corpo. Dunque c'è stato un momento in cui lo spirito razionale di Maria, la sua intelligenza e la sua volontà, è stata rapita verso Dio, lasciando il suo corpo e la sua anima vegetativa ancora sulla terra.
Alla stessa domanda dobbiamo rispondere "no", se per morte si intende lo spasimo della morte, la separazione dell'anima vivificante dal corpo, il luogo lugubre del sepolcro e la corruzione della materia non più vivificata dall'anima. Tutto questo è stato risparmiato a Maria santissima, come suggerisce anche il giro di parole usato dal Papa Pio XII: "terminato il corso della sua vita terrena".
Dunque di Maria si può dire che morì, ma si dovrebbe dire meglio, che trapassò dalla Terra al Cielo, prima con la parte immortale (l'anima ragionevole), e poi con quella deperibile.
Nessun sepolcro inghiottì la salma di Maria, perché non vi fu mai una salma di Maria, secondo il senso umano, dato che Maria non morì come muore chiunque ebbe vita.
Soltanto, il suo spirito, per volontà di Dio, precedette di poco al cielo la sua carne santissima. Non fu lo spirito che rapito in preghiera ritornò poi alle cose normali della terra, ma fu il corpo di Maria che tornò a riunirsi allo spirito, ormai presso Dio in cielo, dopo una certa sosta sul letto funebre.
Quando si prega può succedere di perdersi nelle cose di Dio. Ad un certo punto però si ritorna a questo mondo; un po' alla volta o tutto insieme si riprende contatto con la realtà.
Nel caso unico dell'Assunzione al cielo di Maria si è verificato l'opposto di questo fenomeno: non è stato il mondo con il peso delle cose materiali ad attrarre ancora una volta a sé lo spirito di Maria che si era levato verso il cielo, ma il corpo ha seguito l'anima nella dimora definitiva del cielo.
Tutto è possibile a Dio. Gesù uscì dal Sepolcro senz'altro aiuto che il suo potere. Maria venne a Dio, al Cielo, senza passare per la corruzione del sepolcro. Se questo avvenne fu solo per un intervento straordinario di Dio. Fu un miracolo di Dio, uno dei più maestosi miracoli di Dio.
Per questo non ci sono reliquie del corpo e del sepolcro di Maria. Perché Maria non ebbe sepolcro, e il suo corpo fu assunto in Cielo.
Dopo tanto dolore e tanta umiltà di povera ancella di Dio, Maria entra come Regina nel regno del gioia senza limite.
L'Assunzione di Maria non fu l'unico caso di trapasso alla gloria del cielo senza passare per la tomba. Nella Bibbia sono ricordati i casi di Enoc ed Elia, che, perché cari al Signore, furono rapiti alla Terra senza conoscere la morte e furono trasportati altrove, in un luogo per noi ignoto. Essi furono giusti ai loro tempi, ma solo Maria fra tutte le creature la possiamo trovare esente da qualsiasi peccato.
Maria è la testimonianza certa di ciò che Dio aveva pensato e voluto per l'uomo: una vita innocente e ignara di colpe, un placido passaggio da questa vita alla Vita eterna. Come uno che passa la soglia di una casa per entrare in un reggia, l'uomo, col suo essere completo, fatto di corpo materiale e di anima spirituale, sarebbe passato dalla Terra al Paradiso, aumentando la perfezione del suo io, a lui data da Dio, con la perfezione completa, e della carne e dello spirito.
Questo era, nel pensiero divino, il destino di ogni creatura umana che fosse rimasta fedele a Dio e alla Grazia: una perfezione che sarebbe stata raggiunta nella luce piena che è nei Cieli, e che viene da Dio.
Maria dunque è la testimonianza dell'amore di Dio per l'uomo, per il quale Egli volle un organismo perfetto e una beata sorte di eterna vita nel suo Regno.
Maria è la testimonianza che Dio ha perdonato la colpa originale di Adamo. Attraverso Maria egli ha concesso all'umanità una piena riabilitazione e quasi una nuova creazione ai suoi occhi.
Per il suo Cuore immacolato che non conobbe mai macchia alcuna, neanche la più lieve, Dio ha aperto i tesori del Cielo, e sul suo Capo che mai conobbe la superbia, Dio depone una corona perché sia nostra Regina.
Ecco il motivo della nostra devozione alla Madre di Dio assunta al Cielo. Noi non la ricordiamo come un personaggio eccezionale dell'antichità, ma la preghiamo Madre di Dio e madre nostra, lei che vive per sempre, risorta come il suo Figlio presso Dio e quindi è pronta ad intervenire in nostro favore e a insegnarci la via che ci porta al Cielo, per farci godere della stessa gioia di cui ora gode Lei.
Chi ci conserva nell'esistenza finché è unita al corpo è l'anima - e quest'anima ha una parte superiore che è l'anima dell'anima, o spirito dello spirito. In coloro che amano Dio questa parte scelta dell'anima trova spazio per affermarsi e diventare forte. In coloro invece che trascurano Dio e la sua Legge anche solo con la loro tiepidezza e i peccati veniali, questa capacità superiore dell'anima diventa debole e così l'uomo materiale diventa incapace di capire le cose di Dio e perfino di avvicinarsi ad esse. Più la creatura ama e serve Dio con tutte le sue forze e possibilità, e più la parte più eletta del suo spirito aumenta la sua capacità dì conoscere, di contemplare, di penetrare le verità eterne.
L'anima di Maria è stata così ricolmata della presenza di Dio da meritarle non solo di evitare la corruzione della morte fisica e l'immediata resurrezione nel Paradiso, ma anche da far traboccare questo amore di Dio sull'umanità.
Ricorrendo ad lei noi riceviamo un riflesso vivo della luce di Dio e un aiuto particolare per elevarci spiritualmente e uscire dalla nostra miseria umana.
La persona di Maria assunta al Cielo ci dimostra che ciò è importante per Dio, non corrisponde esattamente a ciò che viene stimato fra gli uomini. La più grande creatura, dopo Gesù che però è non è una creatura, ma il Figlio di Dio, è Maria che fu una donna di casa a Nazaret.
E' per questo che noi oggi con semplicità e con amore la vogliamo pregare e la vogliamo onorare come Madre di Dio e Madre nostra.