Omelia (03-12-2008) |
a cura dei Carmelitani |
Commento Matteo 15,29-37 1) Preghiera Dio grande e misericordioso, prepara con la tua potenza il nostro cuore a incontrare il Cristo che viene, perché ci trovi degni di partecipare al banchetto della vita e ci serva egli stesso nel suo avvento glorioso. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. 2) Lettura del Vangelo Dal Vangelo secondo Matteo 15,29-37 In quel tempo, Gesù venne presso il mare di Galilea e, salito sul monte, si fermò là. Attorno a lui si radunò molta folla recando con sé zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti altri malati; li deposero ai suoi piedi, ed egli li guarì. E la folla era piena di stupore nel vedere i muti che parlavano, gli storpi raddrizzati, gli zoppi che camminavano e i ciechi che vedevano. E glorificava il Dio di Israele. Allora Gesù chiamò a sé i discepoli e disse: "Sento compassione di questa folla: ormai da tre giorni mi vengono dietro e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non svengano lungo la strada". E i discepoli gli dissero: "Dove potremo noi trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?". Ma Gesù domandò: "Quanti pani avete?". Risposero: "Sette, e pochi pesciolini". Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra, Gesù prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò, li diede ai discepoli, e i discepoli li distribuivano alla folla. Tutti mangiarono e furono saziati. Dei pezzi avanzati portarono via sette sporte piene. 3) Riflessione Il vangelo di oggi è come il sole che sorge. E’ sempre lo stesso sole, tutti i giorni, che rallegra la vita e rende fertili le piante. Il pericolo maggiore è la routine. La routine uccide il vangelo e spegne il sole della vita. • Sono sempre gli stessi gli elementi che compongono un quadro del vangelo: Gesù, la montagna, il mare, la moltitudine, i malati, i bisognosi, i problemi della vita. Malgrado il fatto di conoscerli bene, come il sole di ogni giorno, questi stessi elementi recano sempre un messaggio nuovo. • Come Mosè, Gesù si reca sul monte e la gente si riunisce attorno a lui. Giunge con i suoi problemi: i malati, gli storpi, i ciechi, i muti, i sordi, tanti problemi...Non solamente i grandi, ma anche i piccoli. Sono l’inizio del nuovo popolo di Dio che si riunisce attorno al nuovo Mosè. Gesù guarisce tutti. • Gesù chiama i discepoli. Ha compassione della gente che non ha nulla da mangiare. Secondo i discepoli, la soluzione deve venire da fuori: "Dove trovare pane per tanta gente?" Secondo Gesù la soluzione deve venire dalla gente:"Quanti pani avete?" "Sette e qualche pesciolino". Con questi pochi pani e pesci Gesù sazia la fame di tutti, e non si esauriscono. Se oggi la gente condividesse ciò che ha, non ci sarebbe fame nel mondo. Avanzerebbero molte cose! Veramente, un altro mondo è possibile! • La narrazione della moltiplicazione dei pani evoca l’eucaristia e ne rivela il valore nel dire: "Gesù prese il pane nelle sue mani, rese grazie, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli". 4) Per un confronto personale • Gesù ha compassione. C’è compassione in me di fronte ai problemi dell’umanità? Faccio qualcosa? • I discepoli sperano che la soluzione venga dal di fuori. Gesù chiede una soluzione dal di dentro? Ed io? 5) Preghiera finale Il Signore nostro Dio verrà con potenza e riempirà di luce i suoi fedeli. (Is 40,10; cf. 34,5) |