Omelia (05-12-2008) |
a cura dei Carmelitani |
Commento Matteo 9,27-31 1) Preghiera Ridesta la tua potenza e vieni, Signore: nei pericoli che ci minacciano a causa dei nostri peccati, la tua protezione ci liberi, il tuo soccorso ci salvi. Tu sei Dio e vivi e regni con Dio Padre, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen. 2) Lettura del Vangelo Dal Vangelo secondo Matteo 9,27-31 In quel tempo, mentre Gesù si allontanava di là, due ciechi lo seguivano urlando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi». Entrato in casa, i ciechi gli si accostarono, e Gesù disse loro: «Credete voi che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!». Allora toccò loro gli occhi e disse: «Sia fatto a voi secondo la vostra fede». E si aprirono loro gli occhi. Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!». Ma essi, appena usciti, ne sparsero la fama in tutta quella regione 3) Riflessione Di nuovo, il vangelo di oggi mette dinanzi a noi l'incontro di Gesù con la miseria umana. Gesù non si tira indietro, non si nasconde. Accoglie le persone e nella sua accoglienza piena di tenerezza rivela l'amore di Dio. • Due ciechi seguono Gesù e gridano: "Figlio di Davide, abbi pietà di noi!". A Gesù non piaceva molto il titolo di Figlio di Davide. Critica l'insegnamento degli scribi che dicevano che il Messia doveva essere figlio di Davide: "Davide stesso lo chiama Signore: come dunque può essere suo figlio?" (Mc 12,37). • Giungendo a casa, Gesù chiede ai ciechi: "Credete voi che io possa fare questo?" E loro rispondono: "Sì, Signore!" Una cosa è avere la dottrina giusta in testa, ben altro è avere la fede corretta nel cuore. La dottrina dei due ciechi non era molto giusta, poiché chiamavano Gesù Figlio di Davide. Ma a Gesù non importa essere chiamato così, a lui importa che abbiano una fede corretta. • Lui tocca gli occhi e dice: "Sia fatto a voi secondo la vostra fede!" Immediatamente gli occhi si aprirono. Malgrado il fatto di non essere in possesso di una dottrina corretta, i due ciechi hanno una fede corretta. Oggi molte persone sono più preoccupate di una dottrina corretta che di una fede corretta. • E' bene non dimenticare un piccolo dettaglio di ospitalità. Gesù giunge a casa ed i due ciechi entrano anche loro nella sua casa, come se fosse la cosa più naturale del mondo. Loro si sentono a loro agio nella casa di Gesù. Ed oggi? Una religiosa diceva: "Oggi la situazione del mondo è tale che mi sento sfiduciata persino verso i poveri!" E' molto cambiata la situazione, da prima ad ora! • Gesù chiede di non divulgare il miracolo. Ma la proibizione non fu molto rispettata. Tutti e due uscirono e sparsero la Buona Notizia. Annunciare il Vangelo, cioè, la Buona Notizia, vuol dire condividere con gli altri il bene che Dio ci fa nella vita. 4) Per un confronto personale • Ho nella mia vita qualche Buona Notizia di Dio da condividere con gli altri? • Su quale punto insisto di più: in una dottrina corretta o in una fede corretta? 5) Preghiera finale Canterò senza fine le grazie del Signore, con la mia bocca annunzierò la tua fedeltà nei secoli. (Sal 88) |