Omelia (27-11-2007) |
Monaci Benedettini Silvestrini |
I segni dei tempi Gesù sta concludendo il suo viaggio verso Gerusalemme è il suo cammino terreno. In questo frangente così delicato e significativo, Egli ci preannuncia i segni che precorrano la Sua seconda venuta. Il racconto di San Luca è senz'altro influenzato dai terribili eventi che hanno sconvolto la Palestina nel I secolo della cristianità, c'è anche in essi una verità più profonda. Il messaggio per noi, oggi, è legato all'essenzialità dell'annunzio evangelico. Il tempio di Gerusalemme è luogo sacro non perché costruito con pietre preziose o perché pieno di tesori inestimabili, è la presenza di Dio che lo rende tale. Altrove Gesù ci insegna ad adorare Dio in "spirito e verità" e che equivale ad un appello alla nostra coscienza per una conversione vera. Quando faremo inabitare pienamente Cristo in noi e conformeremo la nostra vita a Lui, allora il tempio del nostro corpo sarà "sacro", non sarà tale quindi per la preziosità degli abiti che indossiamo. La vita dell'uomo è un bene di valore incommensurabile ma che nella sua adesione alla volontà di Dio, lo renderà pronto la glorificazione eterna finale. |