Omelia (06-12-2007) |
mons. Vincenzo Paglia |
Il Vangelo ci riporta oggi le parole finali del discorso della montagna, il primo grande discorso di Gesù nel Vangelo di Matteo. Accogliere e confrontare la propria vita con queste pagine è decisivo per il credente. Al termine del discorso Gesù dice: "Chi ascolta queste mie parole e le mette in pratica, può essere paragonato a un uomo saggio che costruì la sua casa sulla roccia", mentre "chi non le mette in pratica, può essere paragonato a un uomo stolto che costruì la sua casa sull'arena". L'esempio continua: venne la pioggia a dirotto, i fiumi strariparono, soffiarono i venti e si abbatterono su quelle due case. Gesù parla in verità delle tempeste della vita che tutti sperimentiamo. Ebbene, la casa fondata sulla pietra, resta salda; invece l'altra, fondata sulla sabbia, crolla. Sono due immagini efficaci con le quali Gesù ci paragona a dei costruttori. Ed in effetti il Vangelo ci viene annunciato perché possiamo costruire la vita, quella nostra e quella della comunità, su una base solida e stabile. Per questo Gesù ci invita ad ascoltarlo e soprattutto a mettere in pratica la sua parola. Ogni giorno infatti siamo invitati a nutrirci della parola evangelica per fondare la nostra vita non su noi stessi, non sulla nostra arroganza che, come la sabbia sono inconsistenti e mutevoli, ma sulla Parola di Dio che è la roccia, il vero fondamento della nostra esistenza. |