Omelia (04-12-2007)
Monaci Benedettini Silvestrini
I segreti rivelati ai "piccoli"

Capita di frequente e a molti di ritenere che la scienza e la sapienza di questo mondo ci possano spalancare tutte le porte del sapere anche quelle del cielo. Non accade però mai così, anzi il Signore smentisce categoricamente questa umana presunzione e, esultando nello Spirito Santo, afferma,: «Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto». Essere "piccoli" agli occhi di Dio significa adornarsi di quella interiore semplicità, che rende disponibili all'ascolto e docili e pronti ad eseguire la volontà di Dio. I piccoli vivono in purezza e semplicità di cuore, si nutrono di fede, accettano i doni di Dio e a questi conformano la propria vita. Così viene loro rivelata l'essenza stessa di Dio, il suo infinito amore di Padre, manifestato in Cristo. Vivono nello splendore di Dio e conseguono la santità. Sono invece frequenti le presunzioni umane, quelle che ci inducono a voler guardare Dio e le cose di Dio, solo con la ragione umana; così ci si autocondanna ad un inevitabile naufragio della fede, che sconfina spesso nel naufragio della vita. La vera dottrina, la vera sapienza, quella che viene dallo Spirito Santo, ci consente di varcare i confini del mondo e ci proietta verso le verità ultime, oggetto della nostra fede e della nostra speranza, della nostra attesa.