Omelia (08-12-2007)
padre Antonio Rungi
Maria, stella della nostra purezza

Celebriamo oggi la solennità della Madonna Immacolata, una festa molto cara alla cristianità e sentita da tutti i fedeli e devoti della Vergine Beata, la Madre di Dio e Madre nostra, la tutta pura, santa e bella non solo al cospetto di Dio, ma anche davanti agli esseri viventi sulla terra. Maria è il punto di riferimento, la stella polare della nostra purezza e della nostra speranza di vivere in questo mondo più santamente e rispondenti ai disegni di Dio e alla sua divina volontà.
Una solennità che parte da lontano e che ha avuto la sua consacrazione ufficiale con la proclamazione del dogma nel 1854 da parte di Pio IX. Una verità di fede che ci immerge nel grande disegno della salvezza del genere umano progettato da Dio per riscattare l'umanità dalla sua condizione di peccato, dopo la prima ed originale colpa commessa all'inizio della storia del genere umano.
I testi della parola di Dio di questa solennità ci riportano, propria a questo mistero di debolezza e santità dell'umanità. La Genesi ci riporta al momento della ribellione a Dio all'origine della creazione. Da parte sua l'apostolo Paolo nella sua Lettera agli Efesini ci rammenta la grande dignità alla quale Dio ha elevato l'uomo per essere santi e immacolati al suo cospetto nell'amore.
Il Vangelo di Luca ci riporta al momento dell'annunciazione, quando l'Arcangelo Gabriele chiama Maria "piena di Grazia" e le annuncia la nascita del Redentore nel suo grembo Verginale, dopo aver dato il suo assenso a Dio che l'ha scelta dall'eternità ad essere la Madre del suo Figlio.
Sulla solennità dell'Immacolata sento il dovere come sacerdote e ministro della Parola di fare alcune considerazioni attualizzandole ai nostri giorni.
La solennità dell'Immacolata Concezione è prima di tutto un forte richiamo per tutti a vivere in castità e purezza di spirito. Infatti, di fronte all'emergente violenza sessuale e carnale che si sta registrando in Italia e in varie parti del mondo solo una forte ed incisiva educazione al rispetto della vita, della sacralità di essa, del vero e genuino amore, del pudore e della rettitudine morale delle nuove generazioni può aprire varchi di speranza per un domani migliore da un punto di vista dell'etica sessuale. Quando spettacoli, modi di parlare e dire, comportamenti soggettivi e di gruppo vengono improntati alla legittimazione del piacere fine a sè stesso senza regole morali di alcun genere è da attendersi tempi sempre più tristi sul versante del rispetto della vita e della corporeità. Bambini, bambine, adolescenti, donne diventati oggetti di piacere morboso e di atti ignominiosi non fanno altro che riportarci alla triste realtà di un mondo e di una società che da un lato lotta per difendere i diritti fondamentali della persona umana nelle sedi istituzionali a livello locale e internazionale e dall'altro legittima comportamenti immorali ed offensivi della dignità dell'infanzia e della femminilità. Né sembrano produrre efficaci effetti le leggi sempre più restrittive e punitive di reati come la violenza sui bambini e sulle donne. Bisogna andare alla radice del male morale che viene seminato attraverso il dire ed il fare di singole persone, di organizzazioni, di istituzioni tese più a legittimare l'immoralità in campo sessuale che il retto agire in questo delicato settore della vita e dei diritti della persona. Ad aggravare la già precaria situazione in questo campo è la rete telematica sulla quale circola materiale pornografico di ogni genere sia a livello di produzione che a livello amatoriale e personale. Le persone che avvertono sempre più il bisogno di mostrare il proprio corpo, le proprie prestazioni, la propria attività sessuale non fanno altro che danneggiare questa umanità avviandola verso il baratro dell'assenza di ogni legge morale e di ogni freno all'istinto che sempre più prevale sull'autenticità della sessualità, dell'amore e del rispetto della propria e altrui persona. La Vergine Immacolata, che non ha conosciuto alcun peccato, tutta pura e tutta santa, prima, durante e dopo il parto sia un punto di riferimento importante nella vita dei cristiani, perché nelle loro azioni esprimano in famiglia e dovunque il rispetto del pudore, del matrimonio, della fedeltà, della vera sessualità e della dignità di ogni persona, soprattutto se sono bambini ed adolescenti in formazione. I gravi peccati contro il sesto comandamento non possono essere taciuti ne passare sotto silenzio perché la cultura dominante di questa nostra società legittima assurdi comportamenti immorali in campo sessuale. Noi abbiamo non solo il dovere di denunciare tutto il male in questo campo, ma anche mettere freno ad esso con una formazione umana, culturale e religiosa che sia di totale rispetto della dignità e della sacralità di ogni persona umana.