Omelia (20-12-2007) |
mons. Vincenzo Paglia |
Questa pagina evangelica, anche se l'abbiamo ascoltata tante volte, non è mai scontata, se la meditiamo con attenzione, se l'ascoltiamo con il cuore, come Maria ascoltò l'angelo. È proprio della parola di Dio tornare a parlare al cuore dei credenti; ma ogni volta risuona in maniera nuova appunto per rinnovare il cuore. Come accadde a Zaccaria, anche a Maria quelle parole provocarono un turbamento. La Parola di Dio, infatti, è come la pioggia: se il terreno è accogliente porta sempre frutto. È quel che vediamo in questa pagina evangelica. A differenza di Zaccaria, Maria, pur cosciente della sua debolezza, rispose all'angelo con il suo "si". E da quel giorno la storia del mondo cambiò. Sono passati duemila anni da quando "la Parola si è fatta carne". Maria, con il suo "si" è divenuta la prima dei credenti, la prima che ha accolto con il cuore la Parola di Dio, al punto che è diventata carne della sua carne. Ella sta davanti a noi e continua ad insegnarci la via della fede che è, appunto, quella dell'ascolto. Ma deve essere un ascolto che lascia entrare la Parola così profondamente nel cuore da cambiarlo, da trasformarlo sino a conformarsi all'immagine del Signore Gesù. Fu questa la beatitudine di Maria. In questi giorni lasciamoci accompagnare dal suo esempio e con lei diciamo: "Ecco la serva del Signore, avvenga a me secondo la tua parola". |