Omelia (06-01-2008) |
don Gianluca Peschiera (ragazzi) |
E' il Dio di tutti Canto delle comunità brasiliane Dio solo può donare la fede, ma tu puoi donare la tua testimonianza. Dio solo può donare la speranza, ma tu puoi dare fiducia ai tuoi fratelli. Dio solo può donare l'amore, ma tu puoi insegnare ad altri ad amare. Dio solo può donare la pace, ma tu puoi seminare l'unione. Dio solo può donare la forza, ma tu puoi sostenere lo sfiduciato. Dio solo è il cammino, ma tu puoi indicarlo ad altri. Dio solo è la luce, ma tu puoi farla brillare agli occhi di tutti. Dio solo è la vita, ma tu puoi suscitare negli altri il desiderio di vivere. Dio solo può fare quello che sembra impossibile, ma tu puoi fare il possibile. Dio solo basta a se stesso, ma egli preferisce contare su di te. Dal Vangelo secondo Matteo (2,1-12) Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: «Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo». All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele. Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme esortandoli: «Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo». Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese. Un commento per ragazzi Re-magi, questo è il nome con il quale siamo soliti ricordare i tre personaggi che, oltre i pastori, sono passati a trovare il nascituro figlio di Dio. Re-Magi un appellativo strano il loro, sono quindi dei Re? Ma ce li vedete tre sovrani che da soli partono, percorrono per chissà quanti giorni strade difficili e si lanciano nell'avventurosa ricerca di un eventuale altro sovrano per adorarlo? Mah... Questi tre personaggi erano quelli che noi oggi potremo chiamare scienziati, degli studiosi di astronomia provenienti dall'oriente, mossi inizialmente da una grandiosa ed irrefrenabile voglia di sapere se i loro studi gli avevano portati a scoprire qualcosa di incredibile. Loro sapevano che una stella cometa dalla grandiosa intensità, una stella come ne appaiono veramente poche in millenni, avrebbe accompagnato la nascita del Re dei Giudei. La scienza dei Magi si sposa poi con la "promessa" dei testi sacri che indicavano in Betlemme il luogo natale del "bambino". I Magi trovano Gesù e respirano le prodigiose sensazioni di trovarsi di fronte ad un evento unico, incredibile, importantissimo, anche per loro che non credevano nel Dio dei giudei, erano "pagani". L'Epifania ha dei significati eccezionali, uno è l'attestazione storica della nascita e presenza di Gesù, provata tramite l'apparizione di quella stella cometa, che è stata identificata anche da studi astronomici recenti, abbinata a quanto sapevano i Magi dall'oriente, con le sacre scritture della Bibbia, e con i dati del censimento. Capite, l'Epifania è la prima attestazione che Gesù non è leggenda. È vivo è reale, ma è anche Dio, d'altronde l'aveva promesso... Un altro fatto importante è che Gesù sia stato visto prima dai poveri del posto, perlopiù pastori, e da stranieri, che professavano altre religioni. Questo ci dice quanto Dio sia universale, di tutti. Non solo per la salvezza di un popolo, ma di tutti quelli che lo cercheranno. Poi ci sono i poveri, quelle persone che hanno poco o niente, loro potrebbero essere le prime a prendersela con un Dio che le ha relegate ad una posizione apparentemente svantaggiata nella vita, loro invece sono i primi ad adorarlo, i primi a portare i doni al Dio della speranza. I tre studiosi, partiti per consacrare i loro studi, sono tornati con ben di più, hanno trovato la felicità, la gioia. Grazie ai Magi capiamo che anche la nostra ricerca di Dio verrà premiata e il dono sarà molto, molto più grande di quello che saremmo mai capaci di desiderare. L'ANGOLO DELLE CURIOSITA': LA BEFANA È difficile raccontare la reale storia della fantomatica "Befana", il nome è una storpiatura in "volgare" della parola Epifania, ma le origini sono sicuramente diverse dalla festa cristiana. Alcuni sostengono che provenga dal popolo celtico, altri che sia una figura dei tempi romani, per entrambe le correnti di pensiero la misteriosa vecchina non è caratterizzata da connotati molto positivi. Una leggenda la lega ai biblici Re-Magi e anche noi preferiamo ricordarla così: La leggenda della Befana Secondo il racconto popolare, i Re Magi, diretti a Betlemme per portare i doni a Gesù Bambino, non riuscendo a trovare la strada, chiesero informazioni ad una vecchia. Malgrado le loro insistenze, affinché li seguisse per far visita al piccolo, la donna non uscì di casa per accompagnarli. In seguito, pentitasi di non essere andata con loro, dopo aver preparato un cesto di dolci, uscì di casa e si mise a cercarli, senza riuscirci. Così si fermò ad ogni casa che trovava lungo il cammino, portando dolci e regali ai bambini che incontrava, nella speranza che uno di essi fosse il piccolo Gesù. Da allora girerebbe per il mondo, facendo regali a tutti i bambini, per farsi perdonare. |