Omelia (31-12-2007)
Monaci Benedettini Silvestrini
Il Verbo eterno in mezzo a noi

San Giovanni si rivolge in modo appassionato ai fedeli perché considerino la propria situazione e pensino alla propria salvezza. Due sono i motivi che spingono alla vigilanza nell'attesa della venuta del Signore: l'ultima ora che è giunta, vale a dire: l'approssimarsi della fine della nostra vita, considerando anche l'ultima tappa del piano di salvezza; e l'opera degli anticristi che vogliono approfittare del tempo che rimane, per deviare e corrompere. Un primo pensiero: Siamo alla fine dell'anno... il tempo cammina, corre, precipita... prepariamoci per l'incontro con il Signore. Viviamo questo tempo nella fedeltà ai nostri impegni. L'apostolo con tanta amarezza deve costatare che molti hanno deviato... Occorre sincerità di fede che si fonda non su interessi o valorizzazioni umane, ma solo sulla parola di vita. Il prologo del vangelo di Giovanni ci immette nelle infinita realtà di Dio. E' un invito a chiudere gli occhi e tuffarci nella sua eternità, nella contemplazione del suo Verbo che si fa carne, prende dimora fra la sua gente... capita però che questa sua gente non lo accoglie, nonostante la testimonianza di Giovanni. E' un profondissimo testo teologico che va letto adagio, meditato con umiltà, pregato con viva fede per immergerci nei segreti della vita divina e nel suo progetto di amore per l'umanità.