Omelia (03-01-2008) |
Monaci Benedettini Silvestrini |
Ecco l'Agnello di Dio! L'esperienza di intimità vissuta con Gesù come discepolo amato dal Maestro e come colui che ha avuto il privilegio di posare il suo capo sul petto di lui, svela a Giovanni i segreti del cuore di Gesù che egli comunica con espressioni commoventi. "Siamo figli di Dio... ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato... saremo simili a lui... lo vedremo così come egli è...". Ci sentiamo pervasi da un fremito di esultanza quando riflettiamo seriamente su queste ineffabili realtà che noi speriamo di raggiungere perseverando nella fede, purificando la nostra vita per renderci degni di tanta beata visione. La testimonianza di Giovanni Battista ci conferma nella fede e nella necessità di seguire Gesù: Egli lo indica ai suoi discepoli, ma anche a tutti noi come "Agnello di Dio" simbolo dell'agnello pasquale, ovvero del servo di Jahvè o anche dell'agnello sacrificato quotidianamente nel tempio. E' sempre simbolo di obbedienza e di mansuetudine. Testimonianza confermata dalla esperienza vissuta nel fiume Giordano al momento del suo battesimo: L'uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo Spirito, è colui che battezza in Spirito Santo....Io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio". |