Omelia (06-01-2008) |
Monaci Benedettini Silvestrini |
E gli offrirono in dono oro, incenso e mirra La parola "epifania" significa manifestazione". Gesù Bambino, come chiamò i pastori ad adorarlo nella grotta di Betlemme mediante il canto degli Angeli, così, con il linguaggio persuasivo di una stella, attrae alla sua persona e si manifesta alle "genti" chiamando dall'oriente i Re Magi. La manifestazione del Signore ha tanti motivi di festa: la chiamata alla fede dei Re Magi... la chiamata di uomini o donne a un servizio nella Chiesa: al sacerdozio, alla vita di consacrazione... Festa perché gli esiliati di Israele ritornano in patria con incontenibile giubilo... perché popoli e re di affrettano a raggiungere Gerusalemme dove cammineranno allo splendore della sua luce. E' festa per il Bambino Gesù che per mezzo dei doni a lui offerti dai Re Magi: oro, incenso e mirra, viene riconosciuto come vero Dio, vero Re e vero Uomo. E' festa per i nostri bambini che, come è tradizione, almeno in alcune Regioni, oggi sono fatti segno di maggiore attenzione... con regali e donativi che suscitano esplosioni di gioia... con tanti segni di affetto verso i generosi babbi natali... Solo nel cuore di Erode c'è turbamento, come nel cuore di chiunque si lascia dominare dalla passionalità. Forse anche a tanti bambini che vivono nella povertà più squallida non giungono queste voci di festa. Eppure oggi si celebra la Giornata dell'Infanzia missionaria e di tutta l'infanzia che soffre. Si vorrebbero suscitare in tutti i bambini del mondo sentimenti di gioiosa esultanza... Ma come? Con la condivisione, con la generosità di chi ha verso chi nulla possiede. Non sarebbe una bella occasione per sensibilizzare i propri figli, per educarli al risparmio, alla rinuncia di tanti giocattoli superflui... e così regalare un momento di gioia a chi vive nell'amarezza? |