Omelia (06-01-2008)
don Stefano Varnavà


E' il giorno dei Magi, è il giorno della stella, dove per stella intendiamo qualche cosa che brilla e si muove.

Una "cosa" che brillava e si muoveva, in antichità faceva pensare ad una "stella cometa"; qualche cosa che brilla e si muove oggigiorno nei nostri cieli, ci fa pensare a un "satellite", infatti abbiamo satelliti che girano nel cielo normalmente 24 ore su 24.

"Quella" luce: sta di fatto, che non poteva essere una cometa perché si è fermata sulla casa dove si trovava il Bambino: una stella cometa non può fare una manovra di questo genere perché distruggerebbe tutto.

Certamente era una Luce che brillava, una Luce diversa dalle altre, una Luce che ha guidato i Magi fin dalla loro terra.

I Magi essendo degli scienziati hanno ben compreso che quella luce non era qualcosa che rientrava nelle normali leggi di natura, nei normali fenomeni che si vedono nelle singole stagioni.

Gli ebrei, per il fatto di essere stati "portati" fuori dalla loro terra da parte degli invasori, si erano stabiliti in tantissime regioni fuori dalla Palestina, portando come bagaglio le loro tradizioni, i loro canti, le loro preghiere e... anche le loro profezie.

Molte volte la persecuzione, che potrebbe sembrare una forma di abbattimento, di avvilimento o addirittura di distruzione, obbliga invece le persone ad andare "fuori" portando "fuori" quello che altrimenti sarebbe rimasto in "casa". Questo è successo per gli ebrei, questo è successo per i cristiani!

I Magi che raccolgono e credono nelle profezie si muovono seguendo la "stella".

Si muovono con buona fede, una buona fede che poi verrà ingannata da Erode....

I Magi contenti, entrano nel palazzo del re pensando che questo Bambino che sarebbe dovuto diventare un re importante fosse nella reggia, per questo motivo domandano: "Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la Sua stella e siamo venuti per adorarLo".

"A queste parole (dice Matteo) il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme".

Perché tutta Gerusalemme? I Sacerdoti gli scribi, i maggiorenti del popolo ebraico mal sopportavano la tirannia di Erode e dei Romani e pensavano a come liberarsene, ma... nella loro ignavia, nella loro incapacità non sapevano cosa fare. Però, tutto quello che poteva dar fastidio ad Erode e ai Romani, loro lo accoglievano con una gioia intima, quasi beffarda; quando Erode li chiama per chiedere loro: "Dove dovrebbe nascere il Messia?" si affrettano a cercare nella Bibbia tutte le frasi riguardanti il Messia. Rispondono: "A Betlemme di Giudea perché così è scritto per mezzo del profeta: e tu Betlem, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda, da te uscirà infatti un capo che pascerà il Mio popolo di Israele".

I Sacerdoti, gli scribi sanno della profezia, sanno del luogo e... informano Erode, oserei dire con gioia anche se celata, pur sapendo che quello incomincerà a turbarsi ed aver paura di perdere il Regno. Ma... tutto finisce qui....I Sommi Sacerdoti, i Maestri della Sacra Scrittura non si precipitano a Betlemme perché capiscono cosa Erode sta premeditando, capiscono che vuole farsi dire dai Magi il "luogo" per poter intervenire, e... loro non vogliono entrare nel discorso politico di Erode.

I maestri di Sacra Scrittura, i Sommi Sacerdoti non vanno a Betlemme per vedere se veramente è nato quel piccolo Bambino..... Eppure nel Vangelo di Matteo vien detto: "Restò turbata insieme ad Erode tutta Gerusalemme".


C'era anche un'altra fazione capeggiata da Simeone, il vecchio che andò al Tempio per accogliere nelle sue braccia Gesù; un'altra fazione che invece aspettava veramente il Messia, ma un Messia come lo intendevano loro: un Messia che avrebbe sbaragliato i Romani e avrebbe fatto "piazza pulita" di tutte le cose ingiuste esistenti.

Perché tutto questo fermento? Perché, i pastori, pur raccontando agli abitanti di Gerusalemme quello che era successo quella notte, non ottennero una grande risultanza? Quando Erode fa uccidere i bambini, dice il Vangelo, fa uccidere quelli dai due anni in giù di età, quindi, all'arrivo dei Magi era già passato un anno quasi due dal giorno della nascita, tanto è vero che la stella si ferma su una casa e non su una grotta. Giuseppe per la nascita del bambino aveva dovuto "arrangiarsi" in una grotta ma poi ha cercato casa per dare degna ospitalità al bambino e alla Madonna.

Nel momento in cui le attese di Simeone e del popolo, che aspettavano il Messia che avrebbe "sbaragliato" e messo tutto a posto, sembrano realizzate... la gente non fa nulla.... invece Erode si muove.


A questo punto mi viene in mente la frase di Gesù: "Sono più scaltri i figli delle tenebre che non i figli della Luce".

"I figli della Luce dormono", dice Gesù che conosce bene le persone. Nella Parabola della zizzania: chi ha seminato la zizzania? "Mentre i servi dormivano... il nemico è venuto a seminare la zizzania..."

Questo ci deve servire da insegnamento: noi cristiani dormiamo mentre gli altri seminano.

Noi cristiani abbiamo dormito per vent'anni mentre le idee materialiste, dal 68 in avanti, sono entrate nel nostro modo di vedere. Non illudiamoci: le idee materialiste sono entrate e come! Sarebbe lungo ora farvi l'elenco di tutte le idee che sono entrate poco alla volta nella mentalità della gente devastandone la mentalità.

L'ateismo e il materialismo che si sono tinti di "rosso", ma potrebbero anche tingersi di tanti altri colori, poco alla volta sono entrati nella nostra cultura, nei nostri libri, nella nostra storiografia: per 30 anni ci hanno fatto leggere libri di storia non veritieri perché tutti contro la Chiesa, contro la religione, contro Dio... e in maniera subdola. In questo modo in noi è entrata una mentalità completamente sbagliata che ci porta fuori da quello che è il vero ambiente e la vera vita da cristiani.

"I figli delle tenebre sono molto più scaltri dei figli della Luce" e corrono, si danno da fare, mentre noi.... dormiamo. Dormiamo sulla possibilità dei mezzi di comunicazione, dei mezzi di stampa; dormiamo sulla possibilità dei colloqui normali che possiamo fare con le gente, perché, noi possiamo sempre parlare di Gesù con le persone che incontriamo.... invece...

Visto che il popolo di Gerusalemme dormiva.... si fa avanti la prepotenza di Erode. Quando i buoni dormono o hanno paura... i prepotenti avanzano.

S.Giovanni Bosco diceva: "State attenti che la loro prepotenza è data dalla nostra non opposizione: noi tacciamo, noi non diciamo niente e loro fanno la voce grossa. Se, invece qualcuno controbatte, anche i prepotenti abbassano le "arie" ".

Ma....i cristiani, purtroppo, peccano anche di ignoranza: non conoscono le Sacre Scritture; qualsiasi testimone di Geova che si mette a discutere con un cristiano lo può mettere nel "sacco".....


Erode cerca di uccidere il Bambino. Noi ci domandiamo: "Ma cosa ha fatto questo bambino? Era ancora piccolo....".

Dio si è fatto bambino proprio per venire in mezzo a noi disarmato; Dio si è fatto Bambino per non darci un'impressione di potenza o di sopruso (peggio che peggio)...

Il vecchio profeta Simeone riconosce il Bambino nel Tempio e... intravede subito il Suo tragico destino e dice: "Sarà segno di contraddizione e salvezza e rovina di molti", poi predice alla mamma che una spada trafiggerà il suo cuore.

I potenti di casa Sua Lo ignorano, si accorgono di Lui solo quando da "fuori" arrivano i misteriosi Magi che scatenano (come abbiamo visto) la folle gelosia di Erode, e il prezzo della fuga di questo bambino è il sangue di tanti innocenti.

Ricercato, braccato, perseguitato deve fuggire, espatriare: profugo in terra straniera; vittima dell'odio e dell'ingiustizia. Perché tanto odio per questo Bambino che non sapeva ancora parlare?

Riflettendo bene Erode non aveva tutti i torti: era sì un mostro di crudeltà ma... era anche un politico astuto e intelligente e come tale aveva capito "al volo" che questo Bambino avrebbe capovolto le regole del suo gioco.

Gesù, subito al suo apparire, si è presentato come un contestatore scomodo: qualche cosa che scombina la tranquillità.

Erode era tranquillo nel suo regno; coloro che avevano cercato di portarglielo via erano stati uccisi. Aveva ucciso persino due suoi figli che sospettava volessero rubargli il trono.... Erode era tranquillo: tranquillità non nell'ordine (la pace viene definita tranquillità nell'ordine), ma tranquillità nel disordine.

"Hanno fatto il deserto intorno a loro (dice il profeta Isaia) e l'hanno chiamato pace".

Non sempre la tranquillità è segno di giustizia; ci sono delle tranquillità che si sono raggiunte a colpi di ingiustizia e che si desidera conservare. Vediamo i nostri politici: loro vogliono tenere la situazione che c'era prima chiamandola ordine, tranquillità...: invece è una situazione di ingiustizia che va tolta.

Erode comprende che qualche cosa sta turbando la sua quiete, la sua tranquillità.

Quali sono le regole che da sempre guidano la storia degli uomini? I valori che da sempre, sotto ogni latitudine, sono alla base del modo di comportarsi degli uomini? Sono il potere, la ricchezza, il denaro, il successo, la gloria e il piacere. Questa è la legge che ha sempre cercato di dominare.

La legge che ha sempre cercato di dominare è la legge del più forte (di chi ha più mezzi e prestigio, di chi ha più intelligenza e riesce ad imporre la sua volontà), la legge che sa scrivere gli avvenimenti della storia, dove il debole soccombe e giace nella polvere. Questo è il "sistema" e, qualsiasi cosa lo possa tentare viene vista come un pericolo da eliminare. Qualsiasi politico che si proponga di togliere tutte queste cose sbagliate viene eliminato o gli si dà "addosso", o lo si calunnia, o lo si inquisisce (tutto quello che vedete fare al giorno d'oggi).

Coloro che vogliono portare ordine e giustizia devono essere eliminati!

Pensiamo a tutte le invocazioni dei Salmi contro il trionfo dell'ingiustizia e del potere, dove colui che prega non può fare altro che affidarsi a Dio perché non c'è nulla che lo difenda: né la legge (perché manovrata da giudici di parte), né lo stato (che dovrebbe servire i cittadini e invece si serve dei cittadini)... Nei Salmi troviamo queste povere persone che invocano Dio, loro unica salvezza.

La grande legge dell'egoismo di tutti i tempi (dal paganesimo antico al moderno), la grande tentazione nascosta nel cuore di ogni uomo (dal mostro Erode al folle superuomo di Nice) ha sempre prevalso( anche se non per sempre).


Erode ha capito che questo bambino è una "bomba", una "miccia" che può far saltare la struttura collaudata sulla quale si regge l'ordine suo e dei potenti, perché questo bambino avrebbe insegnato il rispetto per tutti, anche per i più deboli, ma non solo per i più deboli.

Oggi si parla sempre dei più poveri, degli emarginati.... come se la legge o lo Stato fosse solo per loro. Lo Stato è per tutti, la Società è per tutti: ricchi e poveri, persone normali e persone handicappate; la Chiesa è per tutti: è per i ricchi e per i poveri. Non si deve cadere nell'errore che si faceva in altre epoche nelle quali solo i ricchi potevano, i poveri no, ma neanche nell'errore che si fa adesso: solo i poveri e, i ricchi no!

La Chiesa è per tutti: tutte le persone sono figli di Dio.

Lo Stato è per tutti! Invece, se ascoltate alcuni politici, sembra che lo Stato o le leggi debbano essere esclusivamente per i più poveri.

Tutti devono essere tutelati!

Questo bambino, Gesù, avrebbe insegnato che il rispetto è per tutti (ovviamente anche per i più deboli).

La giustizia, la verità, l'amore devono essere i valori della vita, e non la violenza.

Gesù avrebbe insegnato che anche il più umile degli uomini ha una sua dignità, ma anche il più ricco ne ha una e va rispettata, perché figlio di Dio, quindi fratello, e il fratello va maggiormente aiutato nella misura in cui è più debole e ha bisogno, e meno aiutato nella misura in cui è più forte e ha meno bisogno.

Tutto questo parlare e "muoversi" di Gesù che Erode ha subodorato, a noi può sembrare che sia rimasto parola vuota, perché nulla sembra cambiato, perché tutto procede come prima. Invece c'è una differenza: prima, le regole del gioco che abbiamo visto in antecedenza: sistema della violenza, del potere, erano accettate ed esaltate; dopo le Parole di Gesù Cristo, dopo che il Suo Vangelo è stato predicato nel mondo, sappiamo manifestamente che quelle non sono le regole giuste, le regole che possono dare la pace.

Oggi sappiamo (almeno noi che abbiamo fede) che la vera civiltà non si può reggere sulla legge del più forte, ma deve reggere sulla legge dell'amore: si cerca di dare a ciascuno quello di cui ha bisogno.

Questa è la differenza: prima certi sistemi di potere erano codificati e sembravano le uniche leggi, oggigiorno no.

La Parola di Cristo è fastidiosa perché dice: "No, non è così. Se continuerai a fare il prepotente sappi che avrai contro una Legge più grande della tua che hai costruita da te, fatta da te per giustificare il tuo modo di vivere: avrai contro la Legge di Dio e... Dio arriva anche per tutti, anche per te. Tutto quello che tu avrai fatto agli altri, di bene o di male, ti ritornerà indietro". Questo lo vediamo realizzato ai nostri giorni: quelle stesse leggi, di emergenza, che certi politici hanno fatto si sono rivoltate contro di loro: alcuni sono in galera per leggi che hanno fatto loro.

Quello che tu avrai fatto ti sarà restituito, e.... non solo, perché di là il Signore avrà un criterio di valutazione che non è senz'altro il tuo.

Ecco perché è scomodo il cristianesimo, ecco perché sono scomodi certi cristiani, ecco perché certa gente che è abituata a fare le cose non tanto bene cerca di blandirli, di accontentarli, anche pubblicando il Vangelo sui loro giornali... in maniera tale da poter continuare ad agire secondo le loro leggi e la loro mentalità che è quella del potere, della ricchezza, del denaro, del successo, della gloria e del piacere.

Cerchiamo di svegliarci!