Omelia (06-01-2008) |
don Giovanni Berti |
Stelle in cielo o muri di gomma? Clicca qui per la vignetta della settimana. Ogni tanto mi ritrovo a parlare con persone che si autodefiniscono lontane dalla Chiesa e dalla religione. Le incontro spesso in occasioni informali non legate al mio ministero sacerdotale, può esser una chiacchierata durante una cena, un incontro con amici comuni o semplicemente per caso in strada o in treno, ecc. I motivi che hanno portato queste persone ad allontanarsi dalla fede e dalla pratica religiosa sono davvero molto vari e diversissimi tra loro. C'è chi si è allontanato perché non ha mai ricevuto una forte educazione religiosa dalla propria famiglia e così la vita, il lavoro e i vari spostamenti di abitazione e di frequentazioni, lo hanno portato a non avere legami duraturi con il nostro mondo religioso e parrocchiale. C'è chi pur avendo vissuto un'infanzia legata alla parrocchia (catechismo e tappe sacramentali varie come Comunione e Cresima...), poi si è staccato perché non ha più trovato stimoli e interessi umani e religiosi e anche la frequentazione alla Messa domenicale, che forse era un po' abitudinaria e non motivata, alla fine è venuta a mancare. C'è anche chi si è allontanato perché in qualche sua scelta di vita si è sentito rifiutato e giudicato da parte dei rappresentanti della comunità cristiana e così si è trovato a rifiutare l'appartenenza alla Chiesa e ai suoi riti. In queste persone non sempre c'è il rifiuto di Dio e del Vangelo, ma sicuramente la prima cosa che "salta" è l'appartenenza alla Chiesa che viene percepita come nemica se non addirittura come ostacolo. Come dicevo sopra, i motivi che portano moltissime persone ad abbandonare il senso di appartenenza alla Chiesa sono davvero tanti e non si possono riassumere in pochi rigidi schemi. Ma rimane il fatto che sono tante queste persone, tantissime. La cosa che mi colpisce sempre quando parlo con molti di loro è però il desiderio di Dio che non si è spento nonostante l'abbandono del contesto religioso dell'infanzia, cioè la religione e la Chiesa. A volte basta poco per riaccendere la voglia di ritornare sui propri passi e magari di ritornare a leggere il Vangelo e ritornare a Messa. Basta solo a volte mostrar loro che il mondo religioso e cristiano che appariva "oscuro", "vecchio" e "nemico", forse non è così ostile e può davvero esser la via per trovare risposte al desiderio di Dio, di Bene, di Amore. Queste persone con la loro storia sono anche una continua provocazione e un forte stimolo per un esame di coscienza sullo stile di vita cristiano mio personale e collettivo come chiesa. Come mai tutto il nostro "mondo religioso" ha perso per tanti uomini e donne forza attrattiva, e per molti addirittura è diventato barriera per incontrare Dio? I "lontani" sono una continua provocazione per noi che ci sentiamo "vicini". Penso ai Magi del Vangelo di Matteo. Sono persone che vengono da lontano, guidate da una stella mandata con un messaggio per loro. A Gerusalemme dove cercano una spiegazione, trovano un re Erode impaurito e una città sospettosa. Questi lontani che vengono a parlare di un "re dei Giudei" mettono tutti in agitazione: che ne sanno questi di Dio e del Messia e della nostra religione? Allora organizzano riunioni e discussioni infinite e inconcludenti: alla fine i Magi devono arrangiarsi da soli con la stella che per fortuna non smette di guidarli. Chi poteva e doveva esser loro d'aiuto alla fine si è rivelato un oscuro ed inutile muro di gomma. Ma è straordinaria la tenacia di questi personaggi che non spengono in loro il desiderio di andare avanti. E saranno premiati con l'incontro con colui che cercano, Gesù. I lontani trovano in me un muro di gomma o una stella che li guida? Coloro che sono fuori dagli schemi religiosi e dalle nostre regole ecclesiali quando guardano alla Chiesa cosa vedono? Non vedono altro che una luce spenta che continua a giudicarli (con riunioni, dibattiti e documenti), oppure vedono una stella che comunque guida all'incontro con Dio? Spero sempre (e prego) che coloro che incontro possano trovare in me un po' di calore umano e cristiano e si sentano in questo modo provocati positivamente dalla mia fede. Se accade che sentono ancora Dio lontano e insignificante per la loro vita, ciò non sia a causa della mia freddezza, del mio giudizio e del mio modo rigido di vivere il mio incontro con Dio. Clicca qui per lasciare un commento. |