Omelia (11-01-2008) |
Monaci Benedettini Silvestrini |
Questa vita eterna è nel Figlio Già nel suo vangelo Giovanni ci ha detto che la vita eterna "è conoscere il Padre e il Figlio che egli ha mandato." (Gv.17,3). La parola, "conoscere", nel testo biblico ha il valore e significato di "esperienza" più che di una conoscenza intellettuale. Nel brano della prima sua lettera l'autore ritorna su questo concetto chiamando il Padre stesso a dare testimonianza che il Figlio ha e possiede la vita eterna. Chi non crede, rende vana la testimonianza del Padre e lo rende bugiardo come se avesse testimoniato qualche cosa di non vero nel Figlio suo Gesù Cristo. Nel brano del vangelo di Luca vediamo Gesù nella sua missione fare del bene, donando la guarigione a un lebbroso. Nei suoi prodigi più volte egli raccomanda il silenzio per far capire che la principale missione del Figlio non è quella di guarire le malattie fisiche, quanto quelle dello spirito. Rinnoviamo la nostra fiducia nel Figlio, nostro unico mediatore per andare al Padre e quindi alla vita eterna. Accogliamo anche l'invito a fare esperienza del Signore e della sua grazia nell'intimità della nostra adorazione e contemplazione dei misteri di salvezza. |