Omelia (15-01-2008)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su 1Sam 1,9.18

Dalla Parola del giorno
Anna si alzò e andò a presentarsi al Signore [...]. Poi la donna se ne andò per la sua via, mangiò e il suo volto non fu più come prima.

Come vivere questa Parola?
Anna è profondamente amareggiata e nulla riesce a sottrarla al suo dolore, neppure la tenerezza di Elkana, suo sposo. Il suo comprensibile ripiegamento su se stessa è però di breve durata. Con decisione "si alzò e andò a presentarsi al Signore".
Per tutti possono venire momenti di sconforto, ore buie in cui sembra che tutto crolli addosso. La depressione inizia a far capolino e ci verrebbe di lasciarci andare. Una reazione umanissima! Ma il senso del limite e dell'impotenza non può, per un vero cristiano, gettare nello scoraggiamento persistente. Egli sa che Dio lo raggiunge nella sua debolezza.
Non ci dice S,Paolo che quando siamo deboli è proprio allora che siamo forti perché non poggiamo più su noi stessi, ma su Dio? E Gesù non ci mette sull'avviso che "perfino i capelli del nostro capo sono contati" dal Padre, perché ciascuno di noi "è prezioso ai suoi occhi"?
Lasciamo che Anna ci parli ancora, indicandoci la strada da percorrere quando l'angoscia ci afferra. Ecco: un deciso 'balzare in piedi', uno scuotere di dosso la pesantezza accumulata e poi uno slanciarsi fiducioso verso il Padre. Anche se, a volte, non c'è ancora la possibilità di costatare che la preghiera è stata esaudita, c'è però la certezza che ora tutto è stato accolto nel cuore del Padre e quindi il nostro volto, quello di Anna, non è più come prima.
È questa la speranza cristiana: una fondata certezza che precede l'evidenza e rasserena.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, cercherò di scuotermi di dosso ogni ingiustificata, anche se umanamente fondata, pesantezza: uno scatto deciso sostenuto dal ritmico ripetere: 'il Padre sa!'

Signore, quando le difficoltà ostacolano i miei passi ed emerge in tutta la sua cruda consistenza il mio limite, HO PAURA. Sono i momenti in cui tocco con mano quanto sia debole in me la speranza. Ti prego, perciò: aumenta la mia fede, la mia speranza e la certezza del tuo amore.

La voce del Papa
La vera, grande speranza dell'uomo, che resiste nonostante tutte le delusioni, può essere solo Dio – il Dio che ci ha amati e ci ama tuttora "sino alla fine", "fino al pieno compimento".
Dall'enciclica "Spe salvi" di Benedetto XVI