Omelia (15-01-2008)
Monaci Benedettini Silvestrini
Una dottrina nuova insegnata con autorità

L'insegnamento di Gesù si pone sempre sul crinale della tradizione, rappresentata dalla legge mosaica, e del nuovo. Egli, ai suoi contemporanei, non ha chiesto di abbandonare la legge di Mosè ma ha sempre cercato una sua applicazione sincera, come vera legge dell'amore. Chi lo ascolta, però, si rende subito conto della novità del suo insegnamento e avverte la presenza di un qualcosa di nuovo ed inaspettato. Non è l'autorità politica con la quale Gesù vuole "imporre" il suo insegnamento. Egli comunque – nel suo atteggiamento e con le sue parole, chiede un rispetto come non era successo mai prima di adesso. Si presenta in vesti umanamente umili ma dimostra un dominio sulle cose in modo sorprendente. Agisce con naturalezza compiendo i miracoli più impensati e riesce con le parole a confutare qualsiasi critica gli venga posta. È un'autorità diversa proprio perché riflette il mistero della sua persona di vero uomo e vero Dio. Non è un'autorità che si autoreferenzia presumendosi superiore ma è l'autorità di chi si pone al servizio degli altri. È un messaggio nuovo, quello di Gesù, almeno per come è proposto. È il messianesimo del servo non del riscattatore politico. L'invito, anche per noi è saper dimostrare di essere capaci di servire per solo amore.