Omelia (02-01-2008)
Messa Meditazione
Voce di uno che grida nel deserto…

Lettura
Giovanni Battista inizia la sua testimonianza in favore di Cristo negando di essere un personaggio messianico e definendosi una semplice voce che proclama la realizzazione dell'annuncio salvifico del profeta Isaia. Nella prima lettura, risuona forte l'invito a rimanere nel Figlio e nel Padre, rimanendo saldi in quanto si è ricevuto fin dal principio.

Meditazione
Il Battista si confronta con i sacerdoti e i leviti, legati al gruppo dei farisei, gli stessi con cui si confronterà anche Gesù durante il suo ministero. Alla domanda riguardante la sua identità, egli non risponde facendo riferimento alle sue origini, alla famiglia, come sarebbe logico. La sua risposta, «Non sono io il Cristo», sposta subito l'attenzione verso il Messia, colui che Giovanni attende. Le successive domande su Elia e il Profeta permettono ai farisei di verificare se il Battista si attribuisca almeno una funzione messianica: la manifestazione del Messia, infatti, era legata al ritorno di Elia e alla venuta del Profeta, secondo quanto affermato nel libro del Deuteronomio (Dt 18,15-18). Dopo aver spiegato chi non è, ecco la risposta positiva: egli è la voce che fa risuonare l'annuncio salvifico del profeta Isaia (Is 40,1-10). È la voce che grida perché sia preparata la via del Signore. Gli interlocutori del Battista sembrano non dar peso a queste parole: la loro domanda lo interroga, infatti, sulla legittimità del suo battesimo, dal momento che non svolge un ruolo messianico. Rispondendo, Giovanni sottolinea che il suo è solo un battesimo nell'acqua, il cui scopo è preparare la venuta del Signore, ma poi sposta nuovamente l'attenzione su Cristo, di cui svela la presenza ancora nascosta, una presenza che può essere rivelata solo da Dio Padre. Il ruolo di Giovanni, dunque, è quello del testimone. La presenza del Signore, dell'azione di Dio nella storia, nella "carne" dell'uomo, non è sempre così evidente, anzi, spesso Dio si rivela lì dove non si pensa di trovarlo. Per questo, coloro che hanno il dono di cogliere il suo agire, come il Battista, sono chiamati a testimoniarlo, ad essere questa "voce" che grida, perché anche nel deserto delle nostre città, nelle zone desertiche delle nostra vita, sia possibile preparare la via del Signore.

Preghiera
«La mia bocca annunzierà la tua giustizia, proclamerà sempre la tua salvezza, che non so misurare» (Sal 71,15): con queste parole del Salmo, chiedo a Dio la grazia di essere suo testimone.

Agire
Cercherò di trovare il tempo e il modo per condividere con altri l'esperienza che sto facendo della presenza di Dio nella mia vita.

Commento a cura di Marzia Blarasin

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