Omelia (10-01-2008) |
Messa Meditazione |
Oggi si è adempiuta questa Scrittura Lettura Gesù si reca nella sinagoga di Nazaret, di sabato, e qui rivela pubblicamente qual è la missione che è venuto a realizzare. Nella prima lettura, l'amore per i fratelli è indicato come testimonianza del nostro amore per Dio: se non amo il fratello che vedo, infatti, come posso amare Dio che non vedo? Meditazione Gesù, dopo aver ricevuto il battesimo, viene condotto dallo Spirito nel deserto per essere tentato. Ora, quello stesso Spirito, lo conduce in Galilea dove insegna nelle sinagoghe: la sua fama si diffonde e tutti ne fanno grandi lodi. Questo è il contesto in cui Luca colloca il discorso programmatico di Gesù nella sinagoga di Nazaret, in cui svela che tipo di missione si sta preparando a realizzare. Quel sabato tocca a Gesù leggere pubblicamente il testo sacro: gli viene dato il rotolo del profeta Isaia. Quelle parole diventano la chiave interpretativa del suo ministero. La discesa dello Spirito, di cui parla Isaia, richiama il battesimo ricevuto da Gesù e lo Spirito che è sceso su di lui interpretando l'evento come un momento di consacrazione in vista della missione che lo attende e che sarà svolta sotto la costante azione dello Spirito. Tutto l'agire di Gesù si concretizzerà in azioni di liberazione e nell'annuncio di un lieto messaggio, dell'anno di grazia del Signore. Destinatari prediletti di questo operare saranno i poveri, categoria a cui appartengono i ciechi, i prigionieri, gli oppressi. È Gesù stesso che applica a sé la profezia di Isaia: in lui la Scrittura si compie, per questo è arrivato l'"oggi" della salvezza. Come aveva fatto presentando la missione del Battista (Lc 3,4-6), inserendo un testo del profeta Isaia capace di svelare il senso della missione di Gesù, Luca ci rivela come l'agire del Signore, i suoi gesti e le sue parole, non siano un fatto isolato, da analizzare semplicemente in se stesso, ma rientrino nel piano salvifico del Padre iniziato con la creazione del mondo. L'agire di Gesù non era orientato dalle emozioni del momento, da un impulso incontrollato, ma dall'ascolto obbediente della Parola di Dio. Questa scelta di Gesù si trasforma in un invito rivolto a ciascuno di noi: vivere la nostra quotidianità alla luce della Scrittura, fare di essa il criterio di discernimento che ci aiuta a dare un senso alla nostra vita. Preghiera «Sul rotolo del libro di me è scritto, che io faccia il tuo volere. Mio Dio, questo io desidero, la tua legge è nel profondo del mio cuore» (Sal 40,8-9): con le parole del Salmo, chiedo a Dio la grazia di fare della sua parola la realtà che orienta il mio cuore. Agire Dopo aver letto il Vangelo del giorno, scelgo una parola e cerco di richiamarla alla mente durante la giornata in modo che, pian piano, diventi "luce nel mio cammino". Commento a cura di Marzia Blarasin Clicca qui se vuoi abbonarti a "Messa Meditazione". |