Omelia (03-12-2007)
Messa Meditazione
Domandare la salvezza per tutti

Questa prima settimana di Avvento raccoglie le domande di salvezza che molte persone rivolgono a Gesù nel Vangelo di Matteo. La prima lettura fa echeggiare la promessa che fiorisce dal libro del grande profeta Isaia: c'è una salvezza che sta per venire, anzi un salvatore, ricco di tutti i doni del Signore, il quale inaugurerà un tempo di benevolenza e di pace per l'umanità.

La salvezza evocata dal profeta Isaia è una nube che protegge, un fuoco che illumina, un baldacchino che fa risplendere la gloria del Signore sopra l'umanità. Quando arrivano i tempi promessi, la salvezza si presenta come un uomo concreto che entra nella nostra casa ed è tanto potente da comandare al male con la stessa evidenza di un superiore al subalterno, come accade al centurione per i suoi soldati. Addirittura, questa salvezza apre subito le frontiere: incontra il centurione, uno straniero; si propone a tutti e non solo agli ebrei. Occorre soltanto riconoscere di averne bisogno: è l'esperienza di ogni uomo sulla terra. Occorre domandare con fiducia: è l'iniziativa dei semplici e dei puri di cuore, a qualsiasi popolo appartengano. Ne è segno il centurione: egli chiede la salvezza non per sé ma per un altro, addirittura per un suo servo. Possiamo quindi, all'inizio di questo Avvento, presentare al Signore il bisogno e il grido dell'umanità intera. Il popolo dei salvati non si chiude nella propria tenda, ma raccoglie il bisogno del mondo. Non è sempre stato così? Lo testimoniano le semplici famiglie cristiane che hanno sempre dato ospitalità ai poveri, ai viandanti, e hanno accolto i bambini; i missionari che raggiungono il bisogno materiale o morale di tante popolazioni disperse nel mondo. La salvezza viene invocata per tutti, viene comunicata a tutti. La grande impresa della Chiesa missionaria continua per tutto il mondo l'opera del Signore Gesù.

La mia preghiera o Signore è per tutti gli uomini e per tutti i popoli della terra, in particolare per quelli che non sono raggiunti dall'annuncio del Vangelo: risuoni la parola di salvezza che consola il cuore e salva i corpi. Te lo domando per l'intercessione di San Francesco Saverio patrono delle missioni.

Mi potrà capitare di prestare aiuto a una persona estranea o più semplicemente a un familiare. Comincio a pregare per quella persona e a soccorrerla in modo concreto, anche domandando con semplicità la collaborazione di altre persone, coinvolgendole con fiducia nell'aiuto fraterno.

Commento a cura di don Angelo Busetto

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