Omelia (05-02-2008) |
Messa Meditazione |
Fede che non si stanca Lettura Gesù è appena stato nel territorio dei Geraseni, dal quale, dopo aver liberato un uomo dai demoni, si vede scacciato. La gente, visto in Lui un sovvertitore delle proprie sicurezze economiche, aveva avuto paura. Decide allora di passare all'altra riva, dove incontra Giairo e l'emorroissa, esempi di una fede che non si stanca e non smette di cercare. Meditazione In alcuni momenti significativi, Gesù chiama a sé alcuni apostoli; gli stessi che le letture di oggi ci presentano come i testimoni della Trasfigurazione. Non si tratta di un privilegio concesso a "pochi eletti". È una consegna che gli apostoli prescelti dovranno custodire per poi condividerla con gli altri nella fede della Resurrezione. Indica, quindi, la solennità di un momento importante della missione di Cristo. È un episodio che può essere letto solo alla luce della fede, di una fede che, sgorgata dalla lettura delle Scritture, diventa piena nel Mistero di Cristo. Così, nella fede che salva e non solo guarisce, troviamo il filo conduttore che lega anche l'altro bellissimo miracolo che ha operato Gesù con la guarigione della donna malata da dodici anni. Questo episodio, così bello ed istruttivo anche se preso isolatamente, non è quindi una interruzione narrativa; vuole sottolineare maggiormente la resurrezione della bambina nella fede e per la fede. La notizia della morte della bambina giunge mentre Gesù stava ancora parlando alla donna guarita. L'esortazione di Gesù, rivolta alla stessa donna a perseverare nella fede, alimenta l'altro episodio. Chi ha chiamato Gesù per guarire la bambina, si trova di fronte alla ineluttabilità della morte. La presenza di Gesù non è l'appello disperato di chi non ha alternative ma è preghiera fiduciosa verso il Dio che salva. La fede che supera ogni ostacolo è l'apertura dei nostri cuori verso una vita nuova, che trova in Cristo il Salvatore sempre pronto a guarirci e salvarci. Preghiera Non permettere, Signore, che le evidenze negative della mia vita e della storia dell'umanità schiaccino la mia speranza. Tieni il mio cuore aperto a te, anche quando i miei occhi non ti vedono. Agire Di fronte ai tanti eventi della giornata, cercherò di rinnovare la mia fiducia nell'agire, spesso nascosto, di Dio. Commento a cura di Cristoforo Donadio – P. Antonio Izquierdo, LC Clicca qui se vuoi abbonarti a "Messa Meditazione". |