Omelia (06-02-2008) |
Monaci Benedettini Silvestrini |
La ricompensa del Padre Gesù, nel Vangelo di oggi, rilegge le tre opere di pietà previste dalla legge mosaica. La preghiera, il digiuno e l'elemosina caratterizzano il pio e devoto ebreo, osservante della legge. Nel corso del tempo, però le esigenze reali, che hanno determinato queste prescrizioni, si erano sbiadite progressivamente. Le opere di pietà erano divenute soltanto formalismo esteriore o addirittura segno di superiorità sociale. Gesù, però nel riproporre queste prescrizioni, non chiede un rispetto formale ad una legge estranea all'uomo. Gesù ci aiuta a scoprire in Dio Padre non un legislatore severo, che impone leggi gravose, come fardelli pesanti. In Cristo scopriamo che le leggi di Dio sono a nostra misura; rappresentano quella pedagogia divina che aiuta a conoscere veramente noi stessi e i nostri reali bisogni. Siamo invitati da Gesù a leggere la nostra vita con uno sguardo diverso, sapendo riconoscere i beni ai quali aspirare. Il primo è l'unione con Dio nella sua vita divina, come fonte della vita, a cui riferirsi. La ricompensa del Padre varrà infinitamente di più di tutte le ricompense che possiamo aspirare sulla terra. |