Omelia (07-02-2008)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Dt 30,15-16

Dalla Parola del giorno
Io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male. Io oggi ti comando di amare il Signore tuo Dio, di camminare per le sue vie, di osservare i suoi comandi, le sue leggi e le sue norme, perché tu viva e ti moltiplichi e il Signore tuo Dio ti benedica.

Come vivere questa Parola?
All'inizio di questo cammino quaresimale, Dio ci pone davanti un'alternativa di fondo: la via del bene in opposizione a quella del male.
Il Signore ci incoraggia a scegliere la prima, anche se la seconda sembra dare piacevoli frutti immediati.
Sì, Dio ci propone il bene, però ci lascia liberi. Sta a noi la scelta, mentre Egli ci mostra con chiarezza le conseguenze di questa scelta. La posta in gioco è addirittura la vita! "Chi perderà la propria vita per me, la salverà". Scegliere il bene è scegliere Lui: è Cristo la nostra salvezza.
Quanto sono false allora le suggestioni che ci vengono dai nostri piccoli o grandi mostri interiori e che ci spingono al 'tutto subito' e al 'tutto è lecito'. Quanto è inoltre falsa ogni lusinga che Satana insinua nella nostra mente e nel nostro cuore quando ci dissuade dal cercare prima di tutto Dio e il Suo Regno e ci fa attardare intorno al nostro ego impedendoci di vivere amando, che è la nostra vera vocazione.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, pregherò con semplicità di cuore:

"Signore, dammi di scegliere con coraggio la strada della vita che è il bene, la benedizione, per me e per quanti ho a cuore, anche se devo sacrificare qualcosa di me. Dammi di essere unito a Te, di seguire Te, perché sei Tu la mia vita, la mia salvezza."

La voce di una donna ebrea
Non sono le parole che contano. Neppure i fatti. Conta solo ciò che, grazie ai fatti e alle proprie scelte interiori si diventa.