Omelia (14-02-2008) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Le tue sentinelle alzano la voce, insieme gridano di gioia, poiché vedono con i loro occhi il ritorno del Signore in Sion. Come vivere questa Parola? Israele è disperso lontano dalla propria patria, mentre il cuore pulsante della Nazione, il tempio, è ridotto a un cumulo di rovine. Alla gloria di YHWH si è sostituito il più desolante abbandono. Agli esuli non resta che lasciarsi andare, preda della delusione e dello scoraggiamento. Su questo triste scenario si leva incoraggiante la voce del profeta che prospetta il gioioso ritorno del Signore in Sion, il riaffermarsi della sua signoria. Ma chi è questo profeta, chi sono queste sentinelle che, nelle ombre ostinatamente persistenti, sanno cogliere l'annuncio di un nuovo giorno dal flebile bagliore che va accennandosi all'orizzonte e se ne fanno gioiosi banditori? Ai loro tempi sono stati Isaia, e poi, secoli più tardi, Cirillo e Metodio con il loro instancabile spendersi per la fede e per l'unità, già allora tanto minacciata. Ed oggi, in questo travagliato trapasso epocale, in cui si coglie tanto smarrimento e confusione, in cui si è tentati di abbandonarsi allo scoraggiamento, Dio non manda i suoi profeti? Non suscita 'sentinelle' vigili ed entusiaste? Nel libro di Isaia leggiamo: "Udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò e chi andrà per noi?». Risposi: «Eccomi, manda me!» (6,8). Quella domanda, oggi, è rivolta a me, a te, a ogni cristiano, consacrato 'profeta' nel Battesimo. A noi è affidata questa missione. Che attendiamo a rispondere generosamente: «Eccomi, manda me!»? Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi lascerò mettere in questione dalla domanda del Signore e chiederò il coraggio di rispondere: «Eccomi, manda me!». Rendimi, Signore, profeta di speranza e di gioia, e, in una società che sembra avviata inesorabilmente verso il disfacimento, aiutami a cogliere e a custodire i germi di bene che timidi si accennano. La voce di un grande Papa Ora più che mai è urgente che voi siate le "sentinelle del mattino", le vedette che annunciano le luci dell'alba e la nuova primavera del Vangelo, di cui già si vedono le gemme. Giovanni Paolo II |