Omelia (15-02-2008)
Messa Meditazione
Una giustizia superiore

Lettura
Nel discorso della montagna, Gesù continua a stupire con la sua radicalità. Il tema è la giustizia, quella che tutti chiediamo di ricevere, ma che non tutti viviamo nei confronti del prossimo. Qui il Signore ci chiede il coraggio di un atteggiamento interiore nuovo, che va al di là del comune pensare.

Meditazione
Il Signore oggi ci dice che la nostra giustizia deve superare quella degli scribi e dei farisei. Ma come fare? Vestendosi di misericordia. Per noi, nelle vicende della vita, è estremamente difficile trovare l'equilibrio tra la giustizia, la verità e la misericordia. Questo avviene in Dio, perché in Lui "Misericordia e verità si incontreranno, giustizia e pace si baceranno" (Sal 85), ma per l'uomo è un lungo cammino. Noi ci fermiamo spesso alle logiche umane, che ragionano sul "dare-avere", sul nesso "sbaglio-castigo", sulla proporzionalità tra errore e pena da comminare. È difficile andare oltre. Gesù porta invece il discorso al paradosso: chi dice "pazzo" a qualcuno andrà all'inferno, chi gli dice "stupido" dovrà presentarsi al sinedrio. Perché queste esagerazioni? In fondo, dare dello stupido non è poi così grave. Cristo vuol dirci che ogni ferita all'amore ha un suo peso, anche quella che ci sembra insignificante. Colpire la dignità dell'altro, anche con una semplice parola, è sintomo di mancanza di delicatezza nell'amore, di mancanza di misericordia che, al contrario, raccoglie le miserie del prossimo, le pone nel suo cuore e lì le brucia, unendole alle proprie. E la misericordia vive di umiltà: solo chi conosce i propri peccati, può perdonare e accogliere quelli degli altri. Ecco perché Gesù invita anche ad andare a riconciliarsi con chi ha qualcosa contro di noi. Questo atto di umiltà e di perdono diventa il terreno dove può crescere un cuore buono. Oggi sono tanti i motivi per cui manca la pace al mondo, ma uno di essi è l'assenza di misericordia nei cuori. Dobbiamo allora crescere, imparare da Cristo. Se Lui è stato l'unico a saper unire perfettamente la giustizia alla misericordia, dobbiamo andare alla sua scuola.

Preghiera
Signore, tu che sei "buono e pietoso, lento all'ira e grande nell'amore", guidami sulle vie della misericordia.

Agire
Cercherò di sospendere il mio giudizio sui comportamenti di chi incontro, cercando di mettermi nei suoi panni e di capire i suoi perché.

Commento a cura di Cristoforo Donadio – P. Antonio Izquierdo, LC

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