Omelia (15-02-2008)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel Regno dei Cieli.

Come vivere questa Parola?
Il "siate santi", che introduceva il cammino di questa settimana, si va via via delucidando. La santità che ci viene proposta come meta non si identifica con una conoscenza arida e sterile della Parola di Dio, e neppure con una rigida, fredda e puntuale osservanza di tutte le norme prescritte dalla Legge. Il 'di più', che qui viene indicato, attinge alle profondità dell'essere, a quel 'cuore', di cui ci parla Gesù, da cui nascono i pensieri e i desideri. È di qui che bisogna partire, risanando e raddrizzando, perché, se la radice è ammalata, i frutti saranno necessariamente bacati. Potranno anche avere una bella apparenza, cioè dare e darci l'illusione di 'essere a posto', ma prima o poi riveleranno la loro inconsistenza.
Il cammino quaresimale ci invita allora a 'scavare' per individuare e rimuovere quanto di negativo si annida dentro di noi e, al tempo stesso, favorire la crescita e la maturazione di quegli impulsi positivi, di quei germi di bene che ci sollecitano ad aprirci al dono autentico.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, scandaglierò le profondità del mio cuore per liberarlo da quanto mi impedisce di portare frutti di santità.

Toglimi, Signore, l'illusione di una santità edificata unicamente sull'osservanza, e splancami all'azione liberante e vivificante del tuo Spirito.

La voce di un apostolo della non-violenza
Una notte, un membro del Sinedrio venne da Gesù perché voleva conoscere che cosa dovesse fare per salvarsi. Gesù non disse: "Guarda, Nicodemo, non devi più mentire", oppure: "Devi smettere di frodare". Invece di lasciarsi andare a proibizioni singole, Gesù lo guardò e disse: "Nicodemo, devi rinascere a nuova vita"
Martin Luther King