Omelia (20-02-2008) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Ecco, noi stiamo salendo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi, che lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani perché sia schernito e flagellato e crocifisso; ma il terzo giorno risusciterà. Come vivere questa Parola? È il terzo annuncio della passione. E ancora una volta i discepoli non capiscono, prendono le distanze da una prospettiva che gli fa paura. Non sono riusciti ad entrare nella mentalità del loro Maestro, continuano a ragionare con le categorie mondane. Mentre, nel cuore di Gesù, è sempre presente la croce. È la meta della sua vita, che inesorabilmente si avvicina al suo compimento. Sarà un sacrificio liberamente offerto, e non solo un martirio: Gesù lo dimostra presentando con precisione ai suoi apostoli che cosa gli accadrà.. A fronte di questo avvenimento di una morte annunciata, appaiono veramente fuori posto i sentimenti di Giacomo, di Giovanni e della loro madre. Ma il bisogno di successo, l'ambizione di occupare un posto di prestigio esiste in ciascuno di noi. Siamo ammalati di protagonismo e attirati dal desiderio di dominare. Allora Gesù ci avverte, come avverte Giacomo e Giovanni: "Potete bere il calice che io sto per bere?" Il calice esprime una immagine di sofferenza, di angoscia, ed è come se Gesù volesse fare capire che il trono sul quale sta per salire è la croce, quindi i posti a destra e a sinistra non sono confortevoli. Non hanno capito i figli di Zebedeo; non hanno capito gli altri dieci che reagiscono con i due pensando che vogliano passare loro davanti e superarli, qual è il cammino di Gesù: la scienza della croce. La prospettiva fondamentale della comunità cristiana è dunque il cambiamento di mentalità, la conversione circa il modo di considerare il potere o la grandezza. La via ce l'ha indicata più volte il Maestro dicendo e vivendo queste parole: "Il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti". Nella mia preghiera personale chiederò a Gesù di far entrare il mio cuore nell'ottica della sua passione e del suo atteggiamento di umile amore. La voce di una grande santa Soltanto nella dedizione al Crocifisso, soltanto dopo che avrà battuto l'intera vis crucis accanto a Lui, l'anima diventa una cosa sola con Cristo giungendo a vivere della sua vita. Edith Stein |