Omelia (27-02-2008) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Mosè parlò al popolo e disse: Ascolta, Israele, le leggi che io vi insegno perché le mettiate in pratica, perché viviate. Come vivere questa Parola? Queste parole esprimono con forza che la legge, per il popolo ebraico, è stata essenzialmente un dono di vita. È importante recepirlo in profondità, lasciando che questa affermazione del Deuteronomio sia illuminata dalla parola di Gesù che dice: "Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; non sono venuto per abolire ma per dare compimento. Dare compimento traduce un verbo del testo originale 'plerōū n' che richiama l'idea di un recipiente che viene colmato, riempito fino all'orlo. Così è stato Gesù che ha vissuto la legge, lo spirito della legge in pienezza, dato che la pienezza e il compimento della legge è l'amore. Siamo dunque lontani da certe interpretazioni restrittive della legge di Dio. Come se essa coi suoi comandamenti fosse qualcosa di costrittivo che rattrappisce e coarta la vita dell'uomo. È esattamente il contrario! Quando la legge di Dio mi vieta certe cose è perché quelle cose sono malvagie, quando me ne comanda altre, è perché quelle veicolano in me un flusso di vita vera. Nella società permissiva e confusa di oggi è facile equivocare. Quando mi si invita a fare tutto quello che le mie tendenze egioche vorrebbero, mi si fa scivolare in quella pseudo libertà che S.Pietro chiama "un velo per coprire la malizia" (1 Pt 2,16). Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi soffermo accanto a Gesù per comprendere, nel suo amore donato fino alla croce, che non sono libero sottraendomi alla legge, ma interiorizzandola, assumendola con amore. Signore, fammi vivere con te la tua legge e dammi di capire che se ascolto e vivo la tua Parola, conosco la verità e in essa sono libero. La voce del confondatore del Movimento dei Focolari La libertà non sta nel fare quel che si vuole: sta nel fare il bene. E' libertà dal male, per fare il bene. Igino Giordani |