Omelia (01-03-2008)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Voglio l'amore e non il sacrificio, la conoscenza di Dio, più degli olocausti.

Come vivere questa Parola?
La prima lettura di oggi prosegue quello che ci dice Osea e si chiude proprio con l'appassionato desiderio di Dio nei nostri confronti. Non gli interessa che 'pieghiamo come giunchi' la nostra persona o ci copriamo di cenere o che inventiamo chissà quale altra vistosa penitenza. Non ama il sacrificio: né quello di un vuoto ritualismo, né quello di un narcisistico rinnegamento del corpo.
Quando dice che vuole l'amore, intende ricordarci, alla luce degli insegnamenti di Gesù, che siamo chiamati a vivere e a praticare l'amore di misericordia: "Siate misericordiosi com'è misericordioso il nostro Padre Celeste" dirà Gesù nel discorso della montagna. Ancora il profeta ci esorta a preferire la "conoscenza di Dio" invece che manifestazioni grandiose solo e tutte d'esteriorità come erano troppo spesso gli olocausti di tori, agnelli e altri animali sacrificati sul rogo.
E in che cosa consiste la conoscenza di Dio se non nel contattare Lui e il suo amore? Soprattutto attraverso l'ascolto profondo e quotidiano della sua parola (che è poi espressione del suo amore e della sua volontà nei nostri riguardi) noi, pian piano, perveniamo a conoscere qualcosa dell'infinito mistero di Dio e del suo amarci perdutamente.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi soffermo a 'ruminare' questo imperativo dettato da un Dio innamorato delle sue creature: voglio l'amore, voglio la conoscenza di Dio.

Sì, Signore! Anch'io voglio conoscere te. E so, e imparo ogni giorno, che solo entrando nella profonda intimità di Gesù con me, entrando nell'ascolto della sua parola, posso diventare come te uno che ama perché ti conosce come l'amore.

La voce di un fondatore
Dilatate il vostro cuore e la misericordia di Dio lo riempirà.
Beato Gaetano Errico