Omelia (04-03-2008)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Quelle acque dove giungono risanano.

Come vivere questa Parola?
Una visione emblematica apre la liturgia odierna: dal lato destro del tempio prende a scorrere un rivolo d'acqua che via via s'ingrossa e, soprattutto, irrora beneficamente i luoghi che attraversa. Ovunque è vitalità dirompente: dagli alberi che crescono rigogliosi lungo le sponde al pesce che abbonda nelle acque risanatrici. Sotteso all'immagine, il richiamo alla Sorgente d'Acqua viva che verrà dissigillata dall'Amore infinito del Crocifisso. Là, sulla croce, il vero tempio consacrato dalla presenza dello Spirito Santo, dal cui fianco squarciato sgorga acqua e sangue: il fiume salvifico che continua a irrorare la terra e, oggi, raggiunge noi, uomini del ventunesimo secolo.
Ma ne siamo veramente consapevoli? Attingiamo a questa fonte capace di risanare le nostre ferite, donare fecondità a una vita che forse si trascina nella mediocrità?
La tentazione è di guardare lungo le sue sponde, per verificare quanto gli altri beneficano della sua onda e trarne pessimistiche conclusioni: la società, le famiglie, i giovani, gli uomini di Chiesa... Che quadro desolato!
E dimentichiamo che la Parola di Dio è rivolta a me, in prima persona, perché io e non altri si lasci mettere in discussione.
In quell'Acqua viva sono stato immerso con il battesimo. Da allora l'onda dello Spirito è presente in me con la sua forza vivificante, ma se resto inerte, ad attendere, come il paralitico di cui parla il vangelo, che qualcuno 'agiti' l'acqua, essa continuerà a scorrermi accanto senza produrre alcun effetto.
Alzati – mi dice Gesù – prendi il tuo lettuccio, i tuoi limiti, i tuoi difetti, le difficoltà in cui ti dibattiti, e cammina. Ascolta il mormorio di quell'Acqua che è dentro di te e ti indica la rotta, seguine l'impulso e vedrai rifiorire la vita in te e attorno a te.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi chiederò: quanto spazio lascio all'azione dello Spirito (l'Acqua viva)? Lo ascolto? Lo interpello? Ne seguo le ispirazioni?

Spirito Santo, dono che sgorghi dal cuore trafitto di Gesù, immergimi nella tua onda, perché io mi riscuota dal torpore della mediocrità e riprenda il cammino verso la santità con passo più spedito.

La voce di un figlio di S. Francesco
ll'ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù levatosi in piedi esclamò: chi ha sete venga a me e beva" (Gv 7,37). La prima condizione per ricevere lo Spirito Santo non sono i meriti e le virtù, ma il desiderio, il bisogno, la sete.
Padre Raniero Cantalamessa