Omelia (08-03-2008) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Studia e vedrai che non sorge profeta dalla Galilea. E tornarono ciascuno a casa sua. Come vivere questa Parola? Nella presentazione al tempio, il vecchio Simeone aveva preannunciato che Gesù sarebbe stato "segno di contraddizione" di fronte al quale sarebbero stati messi a nudo i pensieri di molti cuori. Una contrapposizione che, soprattutto durante la sua vita pubblica, si fa via via più evidente. Dinanzi a lui non si può rimanere neutrali: urge prendere posizione o per lui o contro di lui. È stato così durante la sua esistenza terrena, è così oggi. Non per nulla, a distanza di duemila anni, la sua persona continua a inquietare. La domanda che percorre tutto il vangelo di Marco: "Chi è costui?", resta come sospesa nell'aria, interpella, scuote, mette con le spalle al muro. Non possiamo ignorarla. Ecco allora chi onestamente affronta il proprio dramma interiore, si interroga, cerca luce, certezze. Il suo stesso dubitare non è un soporifero adagiarsi, ma un pungolo che stimola la ricerca. A fronte, chi sceglie la comoda via dei luoghi comuni, di cui si dispensa di verificare l'autenticità, e chi ammanta la propria posizione di scientificità, rifiutando il confronto con gli stessi dati di fatto: "Studia e vedrai". Un volgere lo sguardo non al futuro, ma al passato. Un vano afferrarsi a posizioni preconcette, obsolete, mentre Dio si situa sempre in un oltre: è novità. Non resta che voltare le spalle e chiudere la porta dietro di sé, lasciandosi alle spalle quel barlume di luce che avrebbe potuto diradare le tenebre di un'esistenza dall'orizzonte troppo limitato per appagare la sete d'infinito che ci portiamo dentro. Oggi, nella mia pausa contemplativa, lascerò che la domanda di Marco rimetta in discussione la mia fede, costringendomi a una presa di posizione che non può essere un dato di fatto scontato, un assenso dato una volta per tutte. Ogni giorno, Signore, tu mi interpelli perché ogni giorno io rinnovi la mia decisione per te. Fa' che mai torni a rinchiudermi nell'angusta sicurezza della mia casa, impedendo alla tua luce di mostrarmi le vie impegnative dell'amore. La voce di una martire Il cammino della fede ci porta più lontano di quello della conoscenza filosofica: ci porta al Dio personale e vicino, a Colui che è tutto amore e misericordia, a una certezza che nessuna conoscenza naturale può dare. Edith Stein |