Omelia (20-03-2008)
Messa Meditazione
Come servire i fratelli

Lettura
Con il Giovedì Santo inizia il triduo pasquale, e proprio in questo giorno Gesù istituisce due sacramenti: quello dell'Eucaristia e quello del Sacerdozio. Cristo inventa un modo per rimanere con noi tutti i giorni, fino alla fine del mondo, ma non lo fa senza il nostro aiuto, il sacerdote è infatti chiamato a rinnovare sull'altare il sacrificio di Cristo. Giovanni, a differenza dei sinottici, narra un episodio nuovo: la lavanda dei piedi. Gesù sceglie di lavare i piedi agli Apostoli, vuole dar loro l'esempio: «anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri». Il Maestro insegna loro il valore del servizio, dell'amore senza confini. Egli, infatti, lava i piedi anche a Giuda Iscariota, a colui che di lì a poco lo avrebbe tradito. Gesù si fa pane per tutta l'umanità, anche e soprattutto per quella ferita dal peccato.

Meditazione
«Li amò fino alla fine», Gesù non si ferma davanti al dolore, al tradimento, all'abbandono, ma compie fino in fondo la missione affidatagli. Prima di tornare al Padre, dà ai suoi Apostoli l'esempio di come servire i fratelli, di come essere le guide della Chiesa. Gesù si toglie le vesti, segno visibile del suo darsi completamente all'uomo, e si inginocchia, Lui, il Signore, il Maestro, il Figlio di Dio, che non ha posizioni da difendere, perché è già Re dell'universo, si mette ai piedi degli Apostoli e dà loro l'esempio di un vero servizio. Era usanza tipica dell'ospitalità ebraica che uno schiavo, un non giudeo, lavasse i piedi alla persona invitata in casa. Gesù, quindi, fa la parte dello schiavo. Pietro non vuol accettare che il Maestro gli lavi i piedi, non vuole accettare un Messia servo, umile e sofferente (Is 53); vuole ancora il Messia condottiero, potente. È difficile forse anche per noi, come per Pietro, accettare un Cristo che non si impone, che vince con la forza dell'amore che si offre fino alla fine. Gesù comprende il disorientamento di Pietro e si china nuovamente su di lui e spiega le ragioni del suo gesto. Gesù è paziente, perché conosce le nostre debolezze, si china anche su di noi e aspetta affinché possiamo vivere pienamente la sua Parola. Ascoltiamo le parole di Madre Teresa di Calcutta, una donna che ha saputo seguire Cristo sulla via del servizio: «Padre, rendici degni di servire i tuoi figli e nostri fratelli, che in mezzo al mondo vivono e muoiono nella povertà e nella fame. Da' loro, attraverso le nostre mani e il nostro cuore, il pane quotidiano, la pace e la gioia».

Preghiera
Fa' che siamo capaci di essere, come Maria, vicino a tutti i tabernacoli della terra per affermare con la nostra vita che abbiamo scelto di essere tuoi. Amen.

Agire
Desidero prepararmi bene alla comunione, con raccoglimento, e nella certezza che Dio viene dentro di me.

Commento a cura di don Gian Franco Poli

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