Omelia (25-03-2008) |
Messa Meditazione |
La fede nasce dall’amore Lettura Anche oggi la Chiesa ci propone un passaggio dalla morte alla Resurrezione. Maria si trova accanto al sepolcro di Gesù e piange, perché crede che le abbiano sottratto anche il corpo del suo amato Maestro. Le è negato anche questo contatto, questa consolazione e si dispera. Si volta e vede una figura, ma non riconosce Gesù, crede che sia il custode del giardino: il Risorto esige gli occhi della Fede per essere visto. Gesù le dice: «Donna, perché piangi?», ma lei ancora non lo riconosce. Maria cerca ancora il Cristo, quello che lei aveva seguito, quello che l'aveva salvata. Solo quando Gesù pronuncerà il suo nome, «Maria», allora lei lo riconoscerà. Si crea una nuova intimità tra Gesù e questa donna, la relazione con il Risorto è su un altro piano. Meditazione Come Maria anche per noi a volte può essere difficile riconoscere il Risorto: la sofferenza e le difficoltà della vita ci impediscono a volte di vedere, anche in queste cose, il Risorto che ci sta davanti. Maria non riconosce subito Gesù, lo scambia per il giardiniere, eppure aveva trascorso tanti momenti con Lui, ma solo quando Gesù la chiama per nome Maria lo riconosce. Lo chiama "Maestro", vuole ristabilire con Lui la relazione che avevano prima della sua morte. Maria cerca di relegare l'evento della croce ad un incidente di percorso, ma Gesù la ferma, Egli è il Risorto e porta i segni della sua Passione, ora il loro rapporto è diverso, deve fare un salto di qualità: "Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre"; a Maria spetta il compito dell'annuncio. Gesù non cammina più fisicamente per le strade della Palestina, spetta ora ai suoi testimoni essere la sua bocca, i suoi piedi, le sue mani. È il tempo dei fatti per quanti credono al vangelo, poiché il Risorto dona il suo Spirito. La Pasqua crea una situazione nuova in noi credenti, perché ci spinge a portare il vangelo non raccontando semplicemente un fatto accaduto, ma testimoniando l'incontro con una persona che ci chiama per nome, che ci conosce intimamente e che vuole entrare nella storia di ciascuno di noi. Preghiera Signore Gesù, il mattino di Pasqua ha voluto consegnare a tutti la fede di una donna per insegnarci a credere; fa' che sappiamo annunziare la tua resurrezione con la nostra vita. Amen. Agire Sforzati di essere messaggio con i pensieri e i gesti di tutti i giorni, e non stancarti di meravigliare con la ricerca di quanto hai ricevuto dall'esperienza pasquale. Commento a cura di don Gian Franco Poli Clicca qui se vuoi abbonarti a "Messa Meditazione". |