Omelia (14-03-2008)
Comunità Missionaria Villaregia (giovani)


Eh si! Questa volta Gesù l'ha combinata proprio grossa: Lui che era uomo si era fatto Dio! I Giudei vogliono lapidare Gesù perché dice di essere Figlio di Dio. Ma su una cosa si sbagliano. Non è lui, uomo che si fa Dio... Questo a noi succede spesso, non è poi così grave, ma non avevano capito che Gesù era Dio che si è fatto Uomo. E questa verità è così grande, così immensa, così inaudibile che non era nemmeno messa in conto: Dio si è fatto uomo, perché anche noi potessimo farci come Lui.

Sul tempio di Delfi c'è una famosa iscrizione: "Conosci te stesso! Il senso originale della frase che non aveva ancora ricevuto la rivelazione, esprimeva più o meno questo: "Riconosci che sei solo un uomo, ed entra nel tempio con la consapevolezza che fra te e gli dei c'è una grande differenza." Solo più tardi Platone, riflettendo sulla conoscenza, interpretò il pensiero in questo modo: "Conosci te stesso, cioè la tua grandezza: tu hai un'anima immortale che inabita nel mondo divino."
L'uomo da se stesso non può e non deve paragonarsi a Dio. L'uomo che ha preteso di distinguere da solo ciò che è bene e ciò che è male, radice di ogni peccato, finisce tragicamente.
Solo Dio dice dell'uomo: "Voi siete dei" (Salmo 82,6). Dio stesso è sceso tra gi uomini e si è identificato con loro. Lui solo è Dio e Uomo, uomo e Dio contemporaneamente. E' un mistero incredibile. Dio è diventato uomo rimanendo Dio. Non c'è nulla più grande di questo. I Padri della Chiesa affermano: "Dio si è fatto uomo affinché l'uomo diventasse divino". E la divinizzazione dell'uomo è l'opera più grande che Gesù continuerà a compiere, attraverso l'azione dello Spirito lungo tutta la storia, finché tutti saremo in Lui.

Parola chiave: Dio si è fatto uomo perché l'uomo diventasse Dio